"Politiche di CSR promosso dalle Istituzioni e dalle Associazioni imprenditoriali in Italia - Lavoro e qualità della vita" è il titolo dell'ultimo "Quaderno Operandi" la serie di pubblicazioni realizzate nell'ambito dell'Osservatorio Operandi nato dal sodalizio tra la Fondazione ed Altis, in collaborazione con Fondazione Nomisma Terzo Settore.
La ricerca rappresenta il primo monitoraggio congiunto delle iniziative delle Istituzioni Pubbliche e delle Associazioni di Categoria (con riferimento al territorio nazionale, regionale, provinciale e delle aree metropolitane) intraprese a partire dall'anno 2000 a favore dell'adozione di pratiche di CSR presso le imprese. Nello specifico, sono stati reperiti 99 atti normativi delle Istituzioni (in cui sono comprese leggi nazionali, atti aventi forza di legge, decreti ministeriali, delibere ecc.) e sono state raccolte informazioni riguardanti 299 Associazioni di categoria, di cui 132 attive negli ambiti di indagine attraverso progetti specifici, predisposizione di linee-guida e documenti ufficiali, ricerche, attivazione di organismi ad hoc.
I principali risultati evidenziano una buona rispondenza alle aspettative europee per la promozione delle pari opportunità nel lavoro da entrambi i soggetti operanti a livello nazionale (100% delle Istituzioni indagate attive nella promozione del tema e 70,6% delle Associazioni). A livello territoriale, le Istituzioni Pubbliche sembrano interessate al tema delle pari opportunità anche se non in modo omogeneo: le Istituzioni del Nord sono maggiormente attive, mentre il Sud-Isole ed il Centro sembrano aver recepito in misura minore quanto auspicato a livello europeo. Le Associazioni presentano una distribuzione più omogenea, sebbene si evidenzi un impegno elevato nel Nord-Est e minore nel resto d'Italia. In particolare è nel Nord-Est che si presenta il maggiore impegno congiunto delle Istituzioni e Associazioni di Categoria, infatti in quest'area si identificano alcune delle pratiche in cui appaiono maggiormente sinergici gli interventi dei due attori.
Per la conciliazione dei tempi di vita e lavoro i risultati evidenziano un minor numero di soggetti attivi rispetto alle pari opportunità, seppur il tema a livello nazionale risulti rilevante sia per le Istituzioni sia per le Associazioni (100% delle Istituzioni indagate attive nella promozione del tema e 47,1% delle Associazioni). L'interesse delle amministrazioni pubbliche è abbastanza omogeneo lungo tutta la Penisola e il miglior risultato è ottenuto al Nord-Est e al Centro; l'intervento delle Associazioni appare anch'esso omogeneo a livello nazionale e maggiormente concentrato nel Nord. La comunanza di intenti tra Istituzioni e Associazioni si manifesta con particolare intensità nel Nord-Est, in particolare in Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna.
In tema di integrazione lavorativa dei diversamente abili, a essere maggiormente attive appaiono, come nel caso delle pari opportunità, le Istituzioni (50% delle Istituzioni indagate attive nella promozione del tema e 22,7% delle Associazioni). Gli sforzi in questo campo non emergono tuttavia solamente a livello nazionale, ma anche e soprattutto a livello territoriale per le Istituzioni e, seppure in maniera inferiore, anche per le Associazioni. Le Istituzioni maggiormente attive appaiono quelle del Nord-Est e del Centro, seguite da quelle del Nord-Ovest e del Sud. Il Centro è il territorio italiano su cui si concentra il maggior numero di Associazioni attive, mentre il resto dell'Italia è risultato essere meno propositivo.
Cambio di rotta per la promozione dell'imprenditorialità femminile che vede le Associazioni maggiormente attive rispetto alle Istituzioni (60,6% delle Associazioni indagate attive nella promozione del
tema rispetto al 40,9% delle Istituzioni). Anche a livello territoriale emerge questo dato risultando il livello di attività delle Associazioni omogeneo ed elevato da Nord a Sud. Per quanto concerne le Istituzioni, quelle maggiormente attive sono ubicate al Nord e nel Sud e Isole. Confrontando l'impegno dei due soggetti nel Mezzogiorno nei diversi ambiti di indagine, si rileva come in questa area geografica le attività di promozione dell'imprenditorialità femminile si facciano maggiormente sinergiche.
Nonostante la grande attenzione posta negli ultimi tempi al tema della sicurezza sul lavoro, la promozione delle certificazioni sulla qualità e sicurezza del luogo di lavoro appare essere la meno incentivata anche se a livello nazionale l'attenzione posta dalle Istituzioni e dalle Associazioni di Categoria sul tema è da considerarsi rilevante (52,9% delle Associazioni indagate attive nella promozione del tema e 25% delle Istituzioni). A livello territoriale però l'impegno non è omogeneo: le Istituzioni sono soprattutto attive nel Centro e Nord-Ovest, mentre le Associazioni lo sono nel Centro e nel Sud e Isole.
Il quadro che emerge dalla ricerca mostra in alcuni casi la convergenza degli sforzi delle Istituzioni e delle Associazioni di Categoria. In questi casi, in linea con le raccomandazioni dell'Unione Europea, gli sforzi di attori con ruoli e competenze differenti (Istituzioni, Associazioni di Categoria, sindacati, imprese, soggetti no profit, ecc.) si allineano. L'approccio sistemico è quello che consente la realizzazione di interventi maggiormente efficaci. Per il futuro sembra quindi particolarmente importante sviluppare tale impostazione, passando per tre dimensioni di integrazione tra loro complementari: integrazione tra differenti soggetti del medesimo territorio (orizzontale); integrazione tra i differenti livelli territoriali di Istituzioni e Associazioni (verticale); integrazione tra i differenti soggetti operanti in diversi ambiti territoriali (di rete).
"Il monitoraggio svolto dall'Osservatorio Operandi - ha dichiarato Francesco Valli, Presidente Operandi Fondazione British American Tobacco Italia Onlus - sollecita un dibattito già avviato da qualche anno in seno alla società civile affinché Istituzioni e Associazioni di categoria assumano sempre più un ruolo di promozione delle pratiche di Corporate Social Responsibility a tutti i livelli. L'adozione di comportamenti socialmente responsabili da parte delle imprese, pertanto, comporta l'adesione a valori che devono essere condivisi sia a livello locale sia globale.".
"Per adattarsi ai mutamenti sempre più rapidi e profondi del contesto socio-economico, - ha sottolineato Antonio Danieli, Responsabile Operativo e dello Sviluppo della Fondazione Nomisma Settore - le imprese saranno inevitabilmente spinte ad investire maggiormente nella responsabilità sociale (CSR) come leva culturale manageriale per la rinascita, lo sviluppo e la competitività. Soprattutto in Italia, l'approccio alla diffusione della CSR deve essere sistemico, coinvolgendo non solo le imprese, ma anche prevedendo un impegno delle Istituzioni e delle Associazioni di Categoria, come da tempo sancito dall'Unione Europea.".
"Quando si parla di responsabilità d'impresa - ha spiegato Mario Molteni, Presidente Altis - è bene abbandonare un approccio generico e chiedersi: in questo preciso momento storico quali sono le attese della società che esigono risposte concrete da parte delle aziende? Tra i vari temi rilevanti, l'Osservatorio Operandi ha scelto nel 2008 di focalizzarsi sulle attese dei lavoratori, nella consapevolezza che il nostro Paese deve fronteggiare l'emergenza sicurezza e il grande problema della conciliazione tra lavoro e vita familiare, decisivo soprattutto per le donne. La ricerca ha inteso esaminare criticamente le politiche pubbliche il tema di qualità del lavoro e delle connesse certificazioni, nella consapevolezza che tali politiche possono avere una grande rilevanza nell'orientare e nell'incentivare i comportamenti virtuosi delle imprese."
Operandi Fondazione British America Tobacco Italia Onlus è un'organizzazione non lucrativa di utilità sociale, costituita da British American Tobacco Italia S.p.A. al fine di creare valore per il territorio attraverso progetti che rispondano a bisogni concreti della comunità.
I settori verso i quali la Fondazione indirizza i propri interventi sono: supporto al mondo dello studio, del lavoro e dell'impresa e diffusione della CSR (Corporate Social Responsibility - Responsabilità Sociale d'Impresa); tutela e valorizzazione dell'Ambiente; sostegno alle organizzazioni a favore di categorie svantaggiate.
Altis, diretta da Mario Molteni, ordinario di Economia aziendale e Corporate Strategy presso l'Università Cattolica, è nata nel 2005 con l'obiettivo di favorire - attraverso ricerche, corsi di formazione, progetti e rapporti con le imprese - la diffusione di una cultura del management responsabile. In poco più di due anni di attività, sono oltre 20 i corsi effettuati dall'Alta Scuola, frequentati da 590 studenti, dei quali 184 stranieri. Due i master dell'Altis: Sviluppo internazionale delle piccole e medie imprese e New Markets & Europe (dall'anno prossimo MBA). Mentre sono cinque le divisioni dell'Alta Scuola alle quali è affidata l'attività di ricerca e formazione: Corporate Social Responsibility & Ambiente; Italy & New Markets; Pmi e Distretti Produttivi; Pubblica Amministrazione & Non profit; Finanza & Sviluppo.
Fondazione Nomisma Terzo Settore è un ente costituito dalla Fondazione Isabella Seràgnoli e da Nomisma SpA, che opera senza scopo di lucro promuovendo l'affermazione dell'economia civile e sociale. A tal fine, si propone come centro di ricerca applicata sui temi economico-sociali, laboratorio di soluzioni innovative che coinvolgano il settore profit e non-profit, e punto di incontro sulla responsabilità sociale delle imprese, degli enti territoriali e del Terzo Settore.
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