(Roma) Arrivare a un accordo bilaterale sui minori non accompagnati provenienti da Romania e Ucraina, sul modello di quello firmato con la Repubblica di Bielorussia lo scorso marzo. E' questa la proposta presentata ieri dal Comitato Minori Stranieri durante una riunione tenutasi a Roma con il Dipartimento Pubblica sicurezza del Ministero dell'Interno, l'Associazione Nazionale Comuni Italiani, la Fondazione per i soggiorni solidaristici "Aiutiamoli a vivere", UNHCR.
Amici dei Bambini esprime preoccupazione rispetto alla possibilità che, proprio come è stato per la Repubblica Bielorussa, le istituzioni straniere lavorino per i soggiorni solidaristici dei minori - molti dei quali sono orfani o abbandonati - anziché garantire il loro diritto a essere accolti da una famiglia.
"Ancora una volta la strada dell'accoglienza temporanea sembra la più facile da percorrere - ha detto Marco Griffini, presidente di Amici dei Bambini - In questo modo si continua a garantire il "diritto a una vacanza" ai minori abbandonati, anziché tutelare il loro diritto a crescere in famiglia. Prendiamo il caso della Repubblica Bielorussa: l'interesse principale di Minsk è stato quello di rimettere in moto il "business" dei soggiorni solidaristici dei minori bielorussi in Italia. Si tratta, infatti, di un sistema che crea profitti per accompagnatori, traduttori e operatori che seguono i bambini durante il loro soggiorno nelle famiglie italiane. Sono nate addirittura linee aeree da Minsk verso l'Italia per permettere lo svolgimento di questi programmi."
Oggi non si conosce il numero dei minori non accompagnati che arrivano in Italia, ma che sono di fatto abbandonati nel loro paese. Il caso più drammatico è quello della Romani: il governo di Bucarest ha chiuso le adozioni internazionali da più di tre anni e l'adozione nazionale non è riuscita a offrire una famiglia a ognuno dei 74mila minori romeni abbandonati.