(Milano) La Crisi finanziaria e il crollo delle Borse stanno coinvolgendo la solidarietà. Anche per noi un Fondo di Sicurezza. E' questa la denuncia di Marco Griffini, Presidente di Ai.Bi., l'Associazione che da più di 20 anni lotta affinché ogni bambino abbia il diritto di essere figlio e di avere una famiglia.
"La massiccia distruzione di ricchezza e il panico globale derivanti dal crollo delle Borse di tutto il Mondo hanno una ripercussione sulle azioni di solidarietà - dice Marco Griffini - Abbiamo perso il 20% dei sostenitori a distanza e i motivi della rinuncia sono legati esclusivamente alla crisi economica e al panico. Il nostro sostenitore tipo? Anziani, piccoli e medi risparmiatori che seppur a malincuore si vedono costretti ad interrompere il rapporto".
Per Amici dei Bambini il sostegno a distanza non rappresenta solo un contributo economico; significa costruire con i bambini abbandonati che vivono negli istituti una vera e propria relazione, significa sostenerli nel loro difficile percorso verso l'amore e la protezione di una famiglia.
"Sono proprio i bambini le vere vittime di questa crisi finanziaria. - ha sottolineato Griffini - Sono abbandonati due volte e nessuno ne parla. E' nostro dovere intervenire. Il diritto di un bambino vive solo se ciascuno riconosce la propria responsabilità. Gli Stati ce l'hanno questa responsabilità, è stata sancita dalla Convenzione ONU del 1989 che all'art.3 cita: l'interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente. Mi rivolgo quindi ai Grandi e domando se oltre a prevedere un Fondo di Sicurezza per garantire i depositi, stiano cercando di costituire un Fondo di Solidarietà per i bambini abbandonati che in questo momento vengono lasciati di nuovo da soli."
Amici dei Bambini rivolge quindi un appello ai leader dell'Unione Europea affinché prendano misure necessarie per proteggere e garantire la Solidarietà evitando che le vittime della crisi finanziaria producano altre vittime.