Alla conferenza stampa interverranno:
Mario Michelangeli, Assessore alla Tutela dei Consumatori e Semplificazione Amministrativa Regione Lazio; Bruno Prestagiovanni, Vice Presidente del Consiglio Regionale del Lazio; Mirta Michilli, Direttore Generale della Fondazione Mondo Digitale; Martin Nkafu, Responsabile del progetto in Camerun; Cesare Borin, Ingegnere che per conto dell'Amu ha seguito la parte tecnologica e logistica; Dario De Luca, Preside Liceo Classico Russell; Emanuele Cerroni, Presidente dell'Associazione Bambini+Diritti; Omar Mih, Rappresentante del Fronte Polisario in Italia; Franca Giovanna Merlina, Dirigente Scolastico 299° Circolo Didattico "Papa Wojtyla".
Tra gli obiettivi del progetto Digital Bridge l'aumento dell'alfabetizzazione, l'uso innovativo delle nuove tecnologie informatiche per la promozione dei diritti, la creazione di nuove opportunità di lavoro e di inclusione sociale, la riduzione dell'emigrazione verso centri urbani o altri paesi. Ad oggi sono già stati realizzati un sistema di collegamento satellitare e la rete locale WI-FI e corsi di formazione sulle tecnologie per la comunicazione e si è dato il via al primo anno di scuola digitale.
Numerosi studi e ricerche hanno dimostrato lo stretto collegamento tra crescita economica e i livelli di scolarizzazione. Si stima che ad un aumento dell'1% del tasso di alfabetizzazione femminile corrisponda una crescita dello 0.37% del reddito annuo pro capite; una crescita dell'1% del tasso di alfabetizzazione corrisponde ad una crescita del 2% della speranza di vita. Il livello di istruzione delle madri ha benefici effetti sulla salute e la sopravvivenza dei loro bambini. Un solo anno in più di scuola, per una futura mamma, può ridurre del 2% la probabilità di morte dei suoi bambini entro i cinque anni (da Dossier Fides sull'alfabetizzazione e The Millennium Development Goals Report 2008).
Durante la conferenza sarà presentato un primo bilancio del progetto che ha completato con successo le prime fasi del piano operativo e verranno anticipate le fasi successive.
Alla realizzazione del "ponte tecnologico" collaborano diversi istituti romani con vari progetti, sviluppati da studenti e docenti, che saranno presentati durante la conferenza.
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