Agrienergie e altre filiere dell'agricoltura non food. Sono i temi di Chimica Verde, la manifestazione promossa da Legambiente insieme all'associazione Chimica Verde bionet, nell'ambito di ZeroEmission 2008, la grande fiera sulle energie rinnovabili e sui cambiamenti climatici che si terrà presso la Fiera di Roma dal 1 al 4 ottobre 2008.
Informare sui diversi impieghi dell'agricoltura non food in sostituzione di sostanze di origine petrolchimica e fornire criteri di sostenibilità per un modello agricolo in equilibrio tra sicurezza alimentare, tutela delle risorse naturali e produzioni non food sono i principali obiettivi dell'iniziativa di Legambiente e Chimica Verde bionet, in cui saranno illustrati anche esperienze e progetti avviati in Italia.
La chimica verde, con le sue proposte di impiego di materie prime rinnovabili e a bassa tossicità di origine agricola, e di filiere corte certificabili, propone una modalità di produzione che pone al centro la salute dei consumatori, la riduzione delle emissioni inquinanti e il rispetto degli ecosistemi. Plastiche derivate dal mais o altre colture zuccherine, biodegradabili e comportabili, da utilizzare nella ristorazione collettiva e nelle sagre, al posto dell'usa e getta. Fibre di grande confort come la canapa e il lino, tinture e oli vegetali anallergici che offrono una valida alternativa al rischio in aumento progressivo di dermatiti allergiche da contatto, provocate dalla proliferazione di sostanze chimiche nei tradizionali processi di finissaggio e tintura o di concia delle pelli. Sistemi di concimazione e di difesa delle colture derivati dai residui delle stesse piante dedicate a usi energetici.
La chimica verde cerca così una risposta alternativa al dilagare dei prodotti nocivi sul mercato. Secondo i dati del Rapex (European Rapid Alert System for non-food consumer products), il sistema europeo di allerta rapida per i prodotti di consumo pericolosi, il numero di casi di prodotti nocivi in commercio nella UE è infatti più che raddoppiato negli ultimi due anni e addirittura decuplicato rispetto al 2003 (da 139 a 1.600 casi di prodotti ad alto rischio nel 2007). Un'escalation in parte dovuta, probabilmente, a una maggiore sensibilità e capillarità dei sistemi di controllo, ma anche agli effetti del mercato globale, che riversa in Europa prodotti fabbricati al di fuori delle regole e spesso con sostanze pericolose o nocive, di derivazione petrolchimica, utilizzate per il loro basso costo.
Alla Fiera di Roma, la manifestazione di Legambiente e Chimica Verde si articola in tre diversi momenti: un'area didattico-espositiva dedicata alla ricerca, ai progetti innovativi e ai criteri di sostenibilità delle agrienergie e di altre filiere non food; un programma di seminari e incontri brevi con esperti su tematiche specifiche relative alle agrienergie e ad altre filiere non food e, a conclusione dei lavori, sabato 4 ottobre (dalle 10.00 alle 13.30) il convegno Per uscire dall'economia del petrolio organizzato da Legambiente e dedicato ai nodi critici dello sviluppo del non food nel nostro Paese.
Il programma dei seminari prevede: mercoledì 1 ottobre (ore 10.00) Il ruolo delle plastiche biodegradabili per l'obiettivo di un rifiuto interamente compostabile, giovedì 2 ottobre Fibre e colori naturali: esperienze e progetti per il Centro Italia (ore 10.00), Sovesci ad azione biofumigante: un'innovazione nella gestione della fertilità dei terreni (ore14.00), Biocarburanti da filiera corta: il progetto Siena Biodiesel (ore 15.30) venerdì 3 ottobre Bioraffinerie da colture agricole (ore 10.00), Bioenergie da colture oleaginose a filiera corta per il sistema agricolo nazionale (ore 12.00), Bioenergie e politiche di incentivo regionali (ore 15.00).
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