Con un'importante e ben condotta operazione di polizia a livello internazionale è stato inferto, negli scorsi giorni, un duro colpo ad una pericolosa organizzazione di narcotrafficanti, riconducibile ad alcune cosche di ?ndrangheta attive nella Locride.
Grande soddisfazione e profonda gratitudine desideriamo esprimere al dott. Nicola Gratteri, sostituto procuratore della Repubblica presso la D.D.A. di Reggio Calabria, ai magistrati che hanno collaborato nell'indagine, agli uomini e alle donne dell'Arma dei Carabinieri e a tutte le istituzioni, nazionali ed estere, che hanno partecipato, con grande professionalità, alla buona riuscita di questa rilevante attività antimafia.
L'operazione, che ha visto coinvolto anche il governo e le forze di polizia degli Stati Uniti d'America, ha portato, non solo all'arresto di decine di pericolosi criminali, ma anche al sequestro di un ingentissimo quantitativo di droga e di danaro sporco. Grazie all'iniziativa degli organi inquirenti, ben coordinati dal dott. Gratteri, si è messo le mani su un cospicuo flusso di cocaina pronto per essere smerciato in Europa.
L'indagine ha confermato, ancora una volta, come gli interessi della ?ndrangheta, potente e sciocca organizzazione criminale, sono diffusi ovunque. La ?ndrangheta, desideriamo ribadirlo, non è una questione solo calabrese, ma nazionale ed europea, l'operazione della DDA di Reggio Calabria ce fornisce un ulteriore conferma.
Questa azione, tuttavia, susciterà, con ogni probabilità, reazioni e vendette. I patrimoni, la ricchezza, è questo quello che sta più a cuore agli uomini di mafia. Il controllo di vasti flussi di danaro e droga rappresenta il cuore dell'attività criminale delle ?ndrine. Per questa ragione, lo diciamo con chiarezza, temiamo che il colpo assestato dal dott. Gratteri e dai suoi collaboratori possa costituire un potenziale pericolo per chi, fino ad oggi, ha indagato con competenza e professionalità.
Alla società civile calabrese e italiana, a tutte le Istituzioni, a qualunque livello, primo fra tutti al Governo nazionale, chiediamo di non abbassare la guardia e di non isolare i magistrati, in primo luogo il dott. Gratteri, e gli appartenenti alle forze dell'ordine.
L'isolamento, in passato, è stato l'anticamera di barbare azioni messe a segno dalla criminalità organizzata. Non possiamo permetterci atteggiamenti di disinteresse nei confronti di chi, spesso con mezzi inadeguati, rischia ogni momento la vita per contribuire a liberare i nostri territori dal giogo opprimente della ?ndrangheta.
Sosteniamo, quindi, l'attività dei magistrati e delle forze dell'ordine e, ognuno per la propria parte, contribuiamo affinché questi successi non rimangano un fatto isolato.