Legambiente Veneto ottiene un finanziamento dalla Regione per verificare e migliorare l'efficienza energetica degli edifici pubblici di 7 Province

Migliorare l'efficienza energetica delle abitazioni e degli istituti pubblici grazie ad un'attenta ed accurata analisi delle dispersioni degli immobili.
Questo è l'obbiettivo della campagna "Accendi il risparmio" avviata da Legambiente Veneto in collaborazione con lo IUAV di Venezia, Ance Veneto e il centro di ricerca CMR di Schio grazie ad un finanziamento ottenuto dalla Regione Veneto, Assessorato alle Politiche dell'Ambiente. Una scelta che si fonda su premesse poste dal Piano Regionale di Tutela e Risanamento Atmosferico che ha messo in evidenza lo stretto legame tra questioni energetiche ed inquinamento atmosferico.

"Puntare con convinzione sulle potenzialità dell'efficienza energetica negli usi finali e della generazione distribuita in particolare - precisa l'Assessore regionale all'Ambiente, Giancarlo Conta - è uno degli obiettivi cui mira la nuova politica energetica della Regione del Veneto, sia per gli aspetti concreti che esso assume nella lotta all'inquinamento atmosferico, sia per suoi positivi risvolti economici. Gli Enti Locali e la Regione - aggiunge Conta - possono promuovere l'uso della cogenerazione nelle infrastrutture di cui sono responsabili, come complessi residenziali, ospedali, scuole, grandi immobili per uffici. Su questo fronte abbiamo sin da subito sostenuto questo progetto di Legambiente, che intende dimostrare nel concreto la fattibilità di un approccio innovativo sull'utilizzo razionale delle fonti energetiche".

Il progetto prevede l'intervento su 50 edifici pubblici di circa 40 Comuni delle 7 province e 3 Amministrazioni Provinciali.

«Gli edifici - spiega Marco Boscolo, coordinatore scientifico della campagna - vengono sottoposti ad una serie di rilievi secondo una successione di fasi. Primo fra tutti viene verificato lo stato di conservazione dei muri, quindi viene effettuato un controllo sulla condizione dei serramenti. In seguito, grazie all'impiego di termo camere, sofisticate macchine fotografiche all'infrarosso, viene riscontrata l'eventuale presenza di infiltrazioni, poi vengono osservati la tenuta d'aria dell'edificio, l'andamento del livello della temperatura e dell'umidità nell'arco della giornata e la differenza di comportamento tra la parte esterna ed interna delle pareti». In laboratorio verranno riprodotti in scala 1:1 alcuni particolari dell'edificio per meglio analizzare le soluzioni. Le scuole selezionate sono elementari, medie e superiori, ma il campione prevede in realtà anche una piccola quota di altri edifici pubblici.

«Una volta ultimata la fase di rilevamento - prosegue Michele Bertucco, presidente regionale di Legambiente - i dati vengono rielaborati e viene formulata una proposta che includerà la descrizione degli interventi di riqualificazione energetica necessari al miglioramento del rendimento delle prestazioni dell'edificio».

Gli utenti degli edifici saranno coinvolti durante la presentazione dei risultati per evidenziare quali sono i possibili risparmi, anche attraverso un uso attento di oggetti ormai entrati nel quotidiano come macchinette distributrici di bevande calde e fredde e fotocopiatori.

I consumi energetici necessari a mantenere in uno stato di comfort gli occupanti hanno raggiunto costi sempre più difficili da affrontare per le pubbliche amministrazioni. La campagna di monitoraggio vuole valutare appunto l'entità dei risparmi possibili e il miglioramento delle condizioni ambientali interne intervenendo sugli involucri degli edifici.

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