Un bollino di qualità per le aziende che si dimostrano più sensibili e attente nell'inserimento di personale disabile. E' il punto saliente della proposta di legge regionale 400/2008 approvata oggi, presso la Regione Lazio, dalla Commissione Lavoro presieduta da Peppe Mariani (Verdi).
Il provvedimento prevede anche la realizzazione di controlli puntuali delle dichiarazioni sull'inserimento di persone con disabilità nelle imprese e un'indagine conoscitiva sugli effetti della legge 68 del 1999 sul collocamento obbligatorio. "Parlare d'inserimento lavorativo di disabili è una cosa seria e non sempre tutti rispettano le norme in materia", ha detto Mariani. "Talvolta, infatti, è meno oneroso pagare la multa che rispettare la legge.
Con il "bollino di qualità H" facciamo qualcosa di più: la Regione attesterà che quel soggetto è attento a investire nel sociale, che i posti di lavoro sono adeguati e che in azienda sono presenti anche lavoratori con disabilità gravi. Il bollino indicherà, dunque, la presenza di un percorso virtuoso, la sensibilità nei confronti dei disabili e il loro corretto inserimento professionale.
Questo ci darà anche la possibilità di tenerne conto nel regolamento d'attuazione: negli affidamenti diretti della Regione, il bollino H certificherà che quella ditta merita qualche cosa in più". Il "Bollino di qualità H" verrà assegnato dalla Regione, tenendo conto del numero di persone disabili inserite, della percentuale di invalidità media, del livello di adeguamento del luogo di lavoro alle esigenze dei lavoratori portatori di handicap, dell'idoneità della mansione lavorativa al tipo di disabilità. La normativa nazionale impone alle aziende l'obbligo di assumere quote di persone disabili, variabili in base al numero dei dipendenti.
Il nuovo provvedimento regionale - che dovrà approdare adesso nell'aula del Consiglio per la definitiva approvazione - prevede la promozione di un'indagine conoscitiva per verificarne gli effetti, ma soprattutto maggiori controlli su quanto dichiarato dalle aziende che entrano in contatto con la pubblica amministrazione.