di Azione Aiuto
Sei mesi dopo lo tsunami, ActionAid International comunica che sono oltre 300.000 le persone sostenute nello sforzo di riguadagnare una vita decorosa.
"Si tratta di diritti fondamentali - spiega Marco De Ponte, segretario generale di ActionAid Italia - che lo tsunami ha spazzato via in quel drammatico 26 dicembre: il diritto al cibo, all'istruzione, alla salute. È un disastro che ha prodotto conseguenze drammatiche perché ha colpito un'area con gravi disuguaglianze sociali e livelli di vulnerabilità altissimi, soprattutto per le popolazioni più povere".
ActionAid International ha stanziato oltre 44 milioni di euro in tre anni per aiutare le comunità colpite in 5 paesi dove l'organizzazione lavora insieme a 33 partner locali.
ActionAid International ha avviato progetti di intervento immediato assicurando supporto a oltre 300mila persone in Sri Lanka, Thailandia, India, Maldive e Somalia. ActionAid International in questi mesi si è preoccupata di soddisfare bisogni di base, garantire sostegno psico-sociale per ridurre l'impatto del trauma e rafforzare le comunità nel reclamare il rispetto dei propri diritti fondamentali.
Alcuni esempi del lavoro di ActionAid International.
In Sri Lanka, oltre 77.000 persone raggiunte in collaborazione con 13 organizzazioni locali e oltre 500 volontari in 8 distretti. Più di 4.000 bambini hanno potuto riprendere a studiare grazie ai kit scolastici distribuiti da ActionAid International. 1.600 famiglie hanno avuto accesso ad acqua potabile e sanità, 6.500 hanno invece beneficiato di iniziative psico-sociali.
In India, 196.000 persone raggiunte insieme a 19 organizzazioni locali. Nelle isole Andamane e Nicobare, oltre 5.000 persone in 45 villaggi hanno usufruito del programma "cash-for-work" che mira a ripristinare l'indipendenza economica delle famiglie e la possibilità di lavorare anche per le donne rimaste vedove a causa dello tsunami.
In Thailandia, 3.600 persone raggiunte con due organizzazioni locali e un network di 50 ong thaliandesi. Una "Unità Mobile di Educazione" per i prossimi tre anni girerà in tutte le comunità con lo slogan "Dipingi un Sorriso", invitando i bambini a partecipare alle lezioni e a studiare insieme.
ActionAid International, inoltre, lavora perché sia garantita a tutte le comunità più povere ed escluse, come i Dalit in India o i Sea Gypsies in Thailandia, e alle persone più vulnerabili come le donne rimaste vedove o sole e i bambini orfani, la possibilità di usufruire in modo reale degli aiuti e ottenere adeguato sostegno nel lungo periodo.
Actionaid International, oltre all'intervento immediato, continuerà a lavorare nei prossimi tre anni nei paesi colpiti dallo tsunami per sviluppare quei progetti per cui l'organizzazione è riconosciuta nel mondo: l'azione sui governi per il miglioramento delle condizioni sociali, il rafforzamento delle organizzazioni locali per una maggiore efficacia nella tutela dei diritti fondamentali, il supporto a migliaia di persone perché possano prendere parte ai processi decisionali che riguardano le loro vite.
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ActionAid, 24 giugno 2005