Dal Ministero dell'Interno arriva una campagna di comunicazione per dire "stop alla violenza" nel mondo dello sport e nel calcio in particolare. A sollecitare la necessità, da parte delle istituzioni, di sensibilizzare la colettività a riconquistare un rapporto sano con il valore delle competizioni sportive, gli episodi di violenza che hanno contrassegnato l'apertura del campionato di calcio di quest'anno.
Realizzata dall'Ufficio Stampa e comunicazione del ministero dell'Interno in collaborazione con la Polizia di Stato, la campagna, rivolta specialmente ai giovani, promuove il messaggio "stop alla violenza" che, nelle parole del Ministro Maroni, sappia "diffondere i valori veri dello sport, quello corretto, e contrastare quello che ha a che fare con la violenza».
La campagna "Stop alla violenza" è dunque un'iniziativa straordinaria di comunicazione, focalizzata sull'utilizzo di alcuni strumenti coordinati fra di loro e veicolata con ampia diffusione da uno spot televisivo il cui obiettivo è volto a promuovere, in particolare presso le tifoserie, una visione non violenta e civile dello sport. Lo spot, presentato al Viminale in conferenza stampa da Maroni insieme al Capo della Polizia Manganelli, al Presidente della Federcalcio, Abete, e della Lega di A e B, Matarrese, ha la durata canonica di 30 secondi ed è veicolato anche dalle reti televisive dal 12 settembre scorso.
Ad accompagnare la conferenza di presentazione, anche il pugile vicecampione olimpico di Pechino, Clemente Russo, in veste di "testimonial" della campagna, che ha indossato per l'occasione una maglietta con il logo "Stop alla violenza".

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