Santolini, gratuità dell'adozione: una battaglia di civiltà

"Le politiche per la tutela dei diritti dei minori sono il barometro della civiltà di un popolo. Sono proprio i bambini, in particolar modo quelli senza una famiglia, i soggetti più vulnerabili della società in quanto non hanno la possibilità di far sentire la propria voce e vedere garantito il diritto a crescere in una famiglia. Dovrebbe essere quindi un preciso compito del Governo quello di promuovere qualsiasi strumento per rendere effettivo tale diritto" così ha commentato Luisa Capitanio Santolini, parlamentare dell'Unione di Centro nonché membro della Commissione parlamentare per l'infanzia, la campagna "L'adozione non ha prezzo" promossa da AiBi, con il sostengo del coordinamento di enti autorizzati "Oltre l'adozione".

"Garantire una famiglia a ogni bambino abbandonato dovrebbe essere una priorità delle politiche sociali di tutti i governi. Oggi si parla tanto di diritti dell'infanzia, ma spesso si tratta di mere enunciazione di principio" - ha continuato Santolini.

"Una classe politica che non si occupa di tutelare le relazioni familiari di un bambino abbandonato è miope, perché non si preoccupa del futuro della società stessa. Per questo sarebbe necessario un cambio di rotta: il Governo dovrebbe preoccuparsi di stanziare finanziamenti per rendere effettivo il diritto alla famiglia dei minori abbandonati. L'adozione internazionale non può essere considerato un lusso riservato ad alcune famiglie, bensì un modo per dare una possibilità in più ai bambini abbandonati di essere adottati. Si tratta di una battaglia di civiltà, un tema rispetto cui ho intenzione di sollecitare Parlamento e Governo, a partire dalla imminente discussione della legge Finanziaria, per rendere concreta l'istanza della gratuità dell'adozione internazionale.
Tuttavia devo rilevare con grande amarezza che nell'agenda politica del Governo non vengono ancora considerate prioritarie le politiche familiari. Basti pensare che nel testo della manovra triennale anticipata a luglio non compare in nessun comma la parola famiglia." - ha concluso Santolini.