Ancora una volta si fa fatica ad applicare l'accordo dell'ottobre 2005 fra Volontariato e ACRI (associazione che associa le 88 fondazioni di origine bancaria) e a farne le spese è il volontariato che vede parte dei fondi destinati ad esso e alle sue attività attraverso i CSV rallentata o addirittura deviata verso altri soggetti.

A fine luglio è stata bloccata la comunicazione congiunta alle fondazioni che doveva indicare l'erogazione di circa 47,8 milioni di euro ai livelli regionali e provinciali dei CSV (le più di 100 province italiane) per realizzare i programmi di attività a favore del volontariato ed in parte (circa 15 milioni di euro compresi nei 47,8) i progetti di attività del volontariato delle regioni meridionali in ambito sociale, sanitario, ambientale, culturale.
Ora dopo un primo incontro svoltosi il 2 settembre che pareva aver risolto la questione, il presidente dell'ACRI Guzzetti rimanda il tutto ad un incontro del 24 settembre. Lo stupore deriva dal fatto che queste cifre erano già state approvate dai firmatari del Protocollo (Forum Terzo Settore, ACRI, CSVnet, Consulta Volontariato, Convol, Consulta CoGe) e comunicate congiuntamente ai livelli regionali dei CSV e dei Comitati di gestione (organismi che ammettono al finanziamento le attività dei CSV) con lettera del 25 ottobre 2007.
Sono fondi che dovevano servire per le attività dei CSV nel 2008 e ormai rischiano di slittare al 2009 e di essere tagliati. Pare che la richiesta dell'ACRI sia quella di ridurli a 30 milioni di euro, con una nuova interpretazione del Protocollo. Noi crediamo che non si possano ridurre questi fondi per il volontariato tornando ogni volta sui propri passi. Proponiamo invece di utilizzare parte dei fondi di quest'accordo, almeno circa altri 12-13 milioni di euro anch'essi attualmente bloccati, per sostenere insieme CSV e Fondazioni bancarie progetti di contrasto concreto alla povertà, sostenendo le persone e le famiglie che in questo paese fanno sempre più fatica: i modi li possiamo trovare insieme.

Noi intanto abbiamo già proposto e suggerito che questi fondi potrebbero raggiungere questo scopo in vario modo:

- sostenere progetti delle organizzazioni di volontariato nell'ambito del contrasto alla povertà e nelle emergenze sociali del nostro paese; in numerose regioni (Toscana, Veneto, Emilia-Romagna, regioni meridionali e Lombardia a partire dal prossimo novembre) questo sta già avvenendo con i fondi dei CSV: sono progetti innovativi e a rete che aiutano il volontariato ad essere sempre più vicino ai bisogni delle persone, a tutela dei beni comuni e per la coesione sociale, con forme e contenuti nuovi.

- realizzare fondi di garanzia per le associazioni di volontariato (già realizzato in Toscana da anni e a breve in Lombardia), cioè permettere al volontariato di avere in prestito soldi per effettuare progetti concreti che spesso sono finanziati dalle istituzioni ma solo dopo un anno dalla loro realizzazione; si evita così che molte realtà non tramutino nel concreto idee innovative perché non hanno fondi da anticipare o che molti volontari oltre che dare il proprio tempo debbano anche vincolare a garanzia i propri beni personali o familiari

- sostenere direttamente come CSV progetti di servizio civile e quindi mettere a disposizione giovani volonterosi specificatamente per il volontariato per realizzare propri progetti, superando i problemi per cui spesso le piccole ma radicate associazioni di volontariato non riescano ad accedere ai bandi del Ministero per avere giovani in servizio civile e quindi realizzare le proprie attività

- realizzare iniziative di stage con giovani volontari per aiutare le associazioni a conoscere nuovi potenziali volontari e facilitare ai giovani delle scuole l'accesso ad esperienze di volontariato. Queste sono le nostre proposte concrete e spesso già sperimentate per non ridurre i fondi per il volontariato e per non perdere tempo quando il paese ha bisogno.

Auspichiamo quindi che l'ACRI non torni sui suoi passi smentendo gli accordi e soprattutto metta a disposizione tutti i fondi, quelli per i CSV e per il volontariato e quelli per progetti innovativi che vedano insieme fondazioni e CSV.

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