Il primo carico con 8,5 tonnellate di aiuti è giunto il 9 settembre, altre tre spedizioni sono in corso: gli aiuti includono kit per l'igiene, compresse per potabilizzare l'acqua, sali di reidratazione orale, coperte, kit scolastici e altri generi di prima necessità per le vittime dell'emergenza.

Dal 16 agosto, 4 successivi uragani si sono abbattuti sul paese: i bambini colpiti, secondo le stime del Governo, sono più di 300.000. Città come Gonaives restano in parte allagate e le autorità locali stimano che tra 60.000 e 70.000 abitanti siano accolti in rifugi temporanei, in attesa che le acque si ritirino per scoprire cosa è rimasto delle loro abitazioni.

«L'intervento prioritario dell'UNICEF è ora garantire acqua potabile e migliorare le condizioni igienico-sanitarie per ridurre i rischi di epidemie di diarrea», ha dichiarato Annamaria Laurini, rappresentante UNICEF ad Haiti: «Lanceremo anche una campagna di sensibilizzazione diretta alla popolazione e alle autorità locali per il rispetto dei diritti dei bambini durante l'emergenza».

Mentre ponti crollati e strade interrotte da frane rallentano la distribuzione degli aiuti, in tutto il paese scuole, chiese ed edifici pubblici si sono trasformati in rifugi temporanei, ciascuno dei quali accoglie diverse centinaia di famiglie e di bambini in condizioni di sovraffollamento, circondati da fango ed acqua stagnante.

In queste condizioni, donne e bambini sono i più esposti ai rischi di malattie causate da condizioni igienico-sanitarie precarie, e a violenze e saccheggi durante la distribuzione degli aiuti.

Finora l'UNICEF ha assistito oltre 35.000 persone utilizzando in prima battuta le scorte d'aiuti appositamente stoccate in località strategiche del paese, nel quadro del piano di preparazione e risposta alle emergenze che rientra nei regolari programmi UNICEF ad Haiti, paese che - trovandosi sulla rotta stagionale degli uragani caraibici - è soggetto a disastri naturali ricorrenti.

Con le scorte d'emergenza in rapido esaurimento a causa dell'entità del disastro, l'UNICEF sta ora ricorrendo all'invio di aiuti per via aerea per assistere la popolazione e ricostituire scorte di emergenza.

L'UNICEF Italia sostiene già da 2 anni gli interventi d'emergenza e lo stoccaggio di scorte d'aiuti, previsti dal piano di preparazione e risposta alle emergenze tramite il progetto di raccolta fondi "Proteggere i bambini durante le emergenze ad Haiti".

Come aiutare:
http://www.unicef.it/

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