Se non si interverrà immediatamente molti altri milioni di bambini saranno a rischio in tutta la regione: tuttavia, a fronte della gravità della crisi, la risposta rimane per ora scoraggiante.
«In questa fase critica c'è bisogno di una forte leadership politica nazionale e di un'immediata mobilitazione di fondi a livello internazionale: i rischi ora incombenti su bambini e famiglie sono immensi, e il tempo a disposizione per contrastarli si sta esaurendo», ha dichiarato Per Engebak, Direttore regionale dell'UNICEF per l'Africa Orientale e Meridionale.
Gli effetti della siccità si sommano al più grave conflitto degli ultimi anni nella martoriata regione del Corno d'Africa, soprattutto nella Somalia centrale e meridionale e nella regione somala dell'Etiopia.
La debolezza o incapacità dei governi impedisce una risposta efficace ai bisogni delle popolazioni e in alcuni casi ostacola persino gli aiuti: in diverse parti del Corno d'Africa gli operatori umanitari vengono a volte intralciati da funzionari di governo, o sono obiettivo deliberato dei gruppi armati.
«In questo momento la sicurezza è uno dei principali ostacoli per una risposta efficace ai bisogni delle popolazioni», ha affermato Per Engebak, sottolineando le difficoltà d'accesso ma anche i problemi causati dall'impennata in tutto il mondo dei prezzi del grano e dei cereali.
In alcuni dei paesi più colpiti dalla siccità, negli ultimi 8 mesi i prezzi dei generi alimentari sono aumentati fino al 200%, rendendo impossibile per molte famiglie l'acquisto del grano. L'impennata dei prezzi rende difficile anche per le organizzazione umanitarie l'acquisto di sementi e cereali necessari per rispondere all'emergenza.
Inoltre, l'aumento del prezzo del carburante - dal 300 al 1.000% in Somalia - mette a rischio la distribuzione di acqua e cibo, anche per popolazioni che potrebbero essere raggiunte in sicurezza.
I Paesi al dettaglio
http://www.unicef.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4759