3 settembre 2008 -
L'UNICEF esprime profonda preoccupazione per le gravi conseguenze su donne e bambini del recente conflitto in Ossezia del Sud, ha dichiarato al ritorno dalla in missione a Tbilisi, Mosca e Vladikavkaz Maria Calivis, Direttore UNICEF dell'Ufficio regionale per l'Europa Centrorientale e la Comunità degli Stati Indipendenti.
«Bambini e donne sfollate hanno visto la propria vita sconvolta, e vivono ora nello spavento e nell'insicurezza» ha affermato Maria Calivis. «Molti vivono in condizioni estremamente difficili e hanno bisogno di assistenza e sostegno mirato per poter tornare ad una vita normale».
Maria Calivis ha sottolineato l'importanza che i bambini tornino a scuola al più presto, non appena le condizioni lo permettano.
«La prospettiva di tornare a scuola restituisce ai bambini un senso di normalità e di speranza nel futuro» ha dichiarato. «Non appena sarà sicuro il ritorno a casa degli sfollati, la riparazione e l'equipaggiamento delle scuole usate come rifugi - e di quelle danneggiate in Sud Ossezia - dovrà essere la priorità assoluta, in modo che i bambini possano iniziare l'anno scolastico senza ritardi».
Le priorità dell'UNICEF
A Tbilisi il Direttore regionale dell'UNICEF ha incontrato i rappresentanti del governo e dei Paesi donatori per discutere delle esigenze prioritarie di donne e bambini, nonché della risposta dell'UNICEF alla crisi.
Riportare a scuola i bambini, offrire loro sostegno psico-sociale, educazione sui pericoli delle mine, assistenza medica e nutrizionale, acqua e servizi igienico-sanitari sono i principali programmi di intervento dell'UNICEF in Georgia.
Durante la visita a Vladikavkaz [capitale della Ossezia del Nord], Maria Calivis ha apprezzato gli sforzi compiuti dalle autorità per fornire assistenza immediata alle popolazioni colpite, sottolineando la disponibilità dell'UNICEF a colmare, se necessario, eventuali lacune.
L'UNICEF ha fornito assistenza umanitaria sin dai primi giorni della crisi, rispondendo alle esigenze sanitarie, nutrizionali, idriche, igienico-sanitarie e d'assistenza psicosociale di donne e bambini rifugiati nei centri d'accoglienza.
Non appena le agenzie dell'ONU avranno accesso umanitario in Sud Ossezia, l'UNICEF sosterrà le autorità, le comunità locali e le Organizzazioni non governative (ONG) partner per garantire assistenza ai bambini e alle famiglie colpite dal conflitto.
Appello alla solidarietà
Maria Calivis ha lanciato un appello alla comunità internazionale affinché contribuisca con generosità agli interventi umanitari, e alle autorità nazionali affinché garantiscano l'effettiva distribuzione degli aiuti a tutti i bambini.
«L'UNICEF Italia sta sostenendo gli interventi d'emergenza mediante una campagna di raccolta fondi mirata, ed oggi trasferiremo i primi 150.000 euro all'Ufficio UNICEF in Georgia» ha dichiarato il Presidente dell'UNICEF Italia Vincenzo Spadafora. «Ringrazio i donatori che ci hanno fin qui sostenuto, e rinnovo l'appello affinché questo sostegno prosegua: l'obiettivo è raggiungere con aiuti ed assistenza tutte le donne ed i bambini colpiti dalla guerra in Georgia».
L'UNICEF è presente in Georgia con un ufficio a Tbilisi e nella Federazione Russa con gli Uffici di Mosca e Vladikavkaz (Nord Ossezia).
Come puoi aiutare:
http://www.unicef.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4750