Dal 2 al 4 settembre i leader politici di tutto il mondo, i direttori delle agenzie di sviluppo multi e bilaterali, le organizzazioni finanziatrici e la società civile organizzata si riuniscono ad Accra, in Ghana, per discutere di come rendere più efficaci gli aiuti destinati allo sviluppo. Le vite di milioni di persone saranno a rischio se l'Accra Agenda for Action (AAA - Agenda di Accra per l'Azione), risultato di questo "Terzo Forum di alto Livello sull'efficacia degli aiuti", non sarà sufficientemente ambiziosa.
La salute ha avuto un ruolo preminente nella preparazione del Forum, distinguendosi come uno dei settori guida per valutare i progressi ottenuti nel miglioramento dell'efficacia degli aiuti. La scelta è stata determinata da un lato dall'alto numero di iniziative rivolte al conseguimento dell'efficacia degli aiuti in questo settore, dall'altro dal loro impatto che fino ad ora si è dimostrato relativamente basso nel migliorare i servizi per la salute per tutti, incluse le persone più marginalizzate e vulnerabili.
"Con solo 7 anni rimasti per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio per la salute (ridurre la mortalità infantile, migliorare la salute materna e combattere l'Hiv/Aids, la malaria e le altre malattie) c'è ancora moltissimo lavoro da fare", afferma Marielle Hart, responsabile delle politiche europee di Stop Aids Alliance, membro di Azione per la Salute Globale, network europeo di organizzazioni non governative che operano nel campo della cooperazione allo sviluppo, ed una dei delegati della società civile al Forum.
"Il mondo dovrebbe dimostrare una maggiore decisione - continua Marielle Hart - e garantire progressi reali nel miglioramento dell'efficacia degli aiuti in generale e per la salute in particolare. Dalla capacità di raggiungere questo miglioramento dipendono la vita o la morte di milioni di persone, tra le più vulnerabili nel mondo".
Il rapporto "Un Aiuto in Salute" recentemente pubblicato da Azione per la Salute Globale (disponibile sul sito www.actionforglobalhealth.eu/publications/healthyaid), valuta l'efficacia degli aiuti e l'attuazione dei cinque Principi della Dichiarazione di Parigi sull'efficacia degli aiuti nel settore sanitario. Il rapporto include sei studi di caso nazionali che analizzano in dettaglio il tema dell'efficacia degli aiuti in ambito sanitario e gli ostacoli che si frappongono al raggiungimento degli Obiettivi sanitari del Millennio in Bolivia, Niger, Zambia, Mozambico, Etiopia e Indonesia.
Il rapporto "Un Aiuto in Salute":
- registra pochi progressi per quanto riguarda la gestione dei fondi orientata ai risultati e la responsabilità reciproca (mutual accountability) dei partner coinvolti;
- segnala un declino degli aiuti per la salute in generale da parte dell'Unione Europea;
- mette in evidenza la necessità di coordinare e rendere più chiare le numerose iniziative sorte per il miglioramento dell'efficacia degli aiuti in ambito sanitario;
- nota come i donatori si impegnino molto più in esercizi di retorica che in azioni effettive;
- osserva la mancanza del coinvolgimento della società civile, compresi i gruppi di persone vulnerabili, e una insufficiente promozione della parità di genere.
In occasione del Forum di Accra, le seguenti questioni richiedono attenzione:
- L'armonizzazione degli aiuti è una priorità. Le Ong riunite in Azione per la Salute Globale chiedono ai governi dei paesi donatori di mettere da parte gli interessi nazionali e la ricerca di visibilità politica per far sì che le iniziative di coordinamento siano esse stesse armonizzate tra di loro. Le recenti iniziative nate per armonizzare gli aiuti per la salute sono troppo numerose e rischiano di creare confusione e frammentarietà.
- In questo contesto, si appoggia fortemente una divisione del lavoro efficiente tra i donatori, a patto che sia realizzata in modo da garantire una copertura adeguata ed efficace del settore sanitario in tutti i paesi riceventi, compresi i cosiddetti ?stati fragili' e i paesi dimenticati dagli aiuti.
- Deve essere messa a disposizione dei paesi riceventi un'ampia scelta di strumenti di aiuto, che si aggiungano al sostegno al bilancio pubblico generale e al finanziamento di progetti e programmi specifici, così da assicurare a tutti, incluse le fasce più marginalizzate e vulnerabili della popolazione, servizi sanitari sostenibili. Inoltre, affinché il sostegno al bilancio pubblico generale sia efficace, la società civile deve poter assumere un ruolo di monitoraggio e contribuire alla scelta delle priorità di intervento da parte dei governi. Nel ridisegnare l'architettura degli aiuti devono perciò essere previsti fondi specifici affinché la società civile possa efficacemente assumere questo ruolo.
- Il rapporto tra discriminazioni di genere e scarso impatto dei sistemi sanitari sulla salute delle donne rimangono una grande sfida da affrontare. È necessario agire per fare in modo che la questione di genere sia efficacemente affrontata nel settore sanitario. Questo richiede che siano messi a disposizione dati disaggregati per sesso e che gli interventi sanitari siano elaborati in base a un'adeguata analisi e pianificazione di genere, prevedendo attività specifiche volte ad assicurare la parità di genere e l'empowerment delle donne e l'uso di indicatori di genere per monitorarne l'impatto.
- Infine, anche se le risorse attuali fossero utilizzate in modo pienamente efficiente ed efficace, gli Obiettivi sanitari del Millennio non potrebbero essere raggiunti. Occorre un rapido aumento delle risorse dell'aiuto pubblico allo sviluppo per la salute. Per questo motivo, deve essere stabilita una forte relazione tra il finanziamento e l'efficacia degli aiuti sanitari, collegando i risultati del Forum di Alto Livello di Accra, ora in corso, con il Summit di Revisione degli Obiettivi del Millennio di New York a fine settembre e la Conferenza sul Finanziamento per lo Sviluppo di Doha, in programma alla fine di quest'anno. La salute deve rimanere prioritaria nell'agenda dello sviluppo per non sprecare le opportunità fornite da questi eventi.
Azione per la Salute Globale
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