Tbilisi, 29 agosto 2008 - Il Direttore regionale UNICEF per l'Europa centrale ed orientale e Comunità di Stati Indipendenti Maria Calivis ha realizzato una missione di due giorni in Georgia per monitorare la situazione dei più vulnerabili tra i bambini e le donne colpite dal conflitto.
«Stiamo lavorando con il governo e gli altri partner per soddisfare i bisogni più urgenti di donne e bambini - ha detto Maria Calivis - l'UNICEF garantisce un ampia serie di aiuti, inclusi gli interventi psicosociali per i bambini e le loro madri che hanno vissuto esperienze traumatiche. Abbiamo già fornito kit igienici per le famiglie e sostegno nutrizionale per i neonati per venire incontro ai bisogni primari di donne e bambini».
Il Direttore Calivis ha partecipato ad incontri ufficiali con rappresentanti del Governo e agenzie per discutere le necessità di donne e bambini; ha inoltre visitato una scuola per bambini non vedenti che, come tante altre scuole a Tbilisi, adesso è utilizzata come centro di accoglienza temporaneo per le famiglie sfollate. La scuola accoglie 169 persone, di cui 49 bambini, molti dei quali sono neonati.
«La prima cosa che ti colpisce quando si entra in uno di questi centri è che certamente non è il tipo di ambiente in cui dovrebbero vivere donne e bambini - ha detto il Direttore regionale UNICEF - le condizioni sono pessime e deprimenti. I bambini hanno una straordinaria capacità di ridere e di giocare, ma le madri ci ricordano che i loro bambini continuano a piangere di notte e a chiedere quando potranno tornare a casa. Donne e bambini non dovrebbero rimanere a lungo in questa situazione».
«Voglio ritornare a scuola» ha detto la piccola Tamuna, rispondendo alla domanda di Maria Calivis su quale fosse il suo più grande desiderio.
Nelle prossime settimane l'UNICEF sosterrà il governo nel garantire il ritorno dei bambini a scuola entro metà settembre, quando in Georgia ricomincerà l'anno scolastico.
«Offrire ai bambini - e ai loro genitori - la speranza di ritornare a scuola, dà un senso di normalità e di speranza per il futuro» ha aggiunto Maria Calivis, che si recherà nel fine settimana nel Nord Ossezia, Federazione Russa per una nuova missione.
Le maggiori aree di intervento dell'UNICEF in Georgia riguardano:
il ritorno a scuola dei bambini il sostegno psicosociale
le attività di sensibilizzazione contro i pericoli delle mine antiuomo
i settori nutrizione e igiene, acqua e salute.
Per fronteggiare l'emergenza umanitaria nell'ambito del "Flash Appeal" congiunto delle Nazioni Unite, l'UNICEF ha lanciato un appello di raccolta fondi per 6,4 milioni di dollari USA per fornire immediata assistenza ai bambini e alle donne.
Come puoi aiutare:
http://www.unicef.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4744