Nei paesi sviluppati sono due milioni e mezzo gli Out of family children (OFC), ovvero i minori "fuori dalla famiglia" che vivono nelle comunità residenziali o in affido familiare. Nella sola Federazione Russa sono 762mila, 460mila negli Stati Uniti, 35mila in Italia. E' questo il dato che emerge da una ricerca condotta da Amici dei Bambini in 38 paesi del mondo (17 paesi dell'Unione Europea, Stati Uniti, Canada, Australia, Israele, Balcani, paesi della Comunità degli Stati Indipendenti) che verrà presentata oggi, venerdì 29 agosto, in occasione del Convegno "Legami: il mito della famiglia di origine. La relazione di sangue tra vincoli e opportunità".

I dati aprono uno scenario nuovo e inaspettato: il benessere e lo sviluppo economico di un paese non sono condizioni in grado di garantire il diritto alla famiglia degli Out of family children. La condizione dei minori fuori famiglia è infatti drammaticamente diffusa, tanto nei paesi in via di sviluppo quanto in quelli industrializzati.
Si tratta di una categoria a rischio di esclusione sociale: bambini e adolescenti assistiti in realtà pensate come temporanee - affido familiare, comunità educative e istituti - che vengono però alterate dal sistema, lasciando così i minori in una condizione di limbo di cui nessuno si interessa e che non "fa notizia".

Come nel caso dell'Italia, i dati degli Out of family children sono in costante aumento. Da 25mila minori fuori dalla famiglia rilevati dall'Istituto degli Innocenti nel 2005, si è passati a circa 34mila del 2008. Ad accrescere le fila degli OFC negli ultimi tre anni sono stati soprattutto i cosiddetti "figli dell'immigrazione": bambini arrivati in Italia dai paesi extra-comunitari con le loro famiglie che spesso, una volta arrivati sul territorio nazionale, non riescono ad occuparsi della loro crescita e di fatto li abbandonano. A questo dato si aggiunge quello dei minori non accompagnati in Italia: oltre 7mila nel 2008.
Altro elemento che ha determinato la crescita dei minori fuori dalla famiglia è stato il fallimento della legge sull'affido familiare 149/2001. A più di un anno dalla chiusura degli orfanotrofi non è stato garantito ai minori fuori famiglia il diritto di essere accolti da una coppia di genitori. Di fatto i bambini sono passati dall'istituto alle comunità educative - ovvero centri di assistenza più piccoli dei tradizionali orfanotrofi - ma di famiglie per loro non si è vista nemmeno l'ombra.

Ed è proprio con la relatrice della legge 149/2001, la Vice-presidente della Commissione bicamerale per l'infanzia Annamaria Serafini, che si tenterà di tracciare nuovi strumenti e soluzioni per garantire, una volta per tutte, il diritto alla famiglia degli Out of family children.

Il Convegno sarà l'occasione per presentare la proposta di una "Carta dei diritti del minore fuori famiglia" preparata da Amici dei Bambini per stimolare nuovi orientamenti legislativi e politici finalizzati a garantire il diritto alla famiglia degli OFC.

Con il contributo di docenti universitari, esponenti delle istituzioni e i "protagonisti dell'accoglienza" - famiglie adottive e affidatarie, sostenitori a distanza e quanti hanno scelto di aprirsi all'accoglienza di un minore abbandonato - sarà possibile andare a fondo nel legame esistente tra famiglia di origine e minore, nell'intendo di sfatare il mito del legame di sangue.

INFORMAZIONI ALLA STAMPA:
Laura Salerno: laura.salerno@amicideibambini.it - 334 6412809

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