"Nessuna class action. Noi dobbiamo difendere anzitutto il cittadino-contribuente e subito dopo il cittadino-utente. L'azionista che ha investito i suoi soldi in Alitalia sa da almeno 6-7 anni che si tratta di una "bad company" e, quindi, se ha voluto mantenere le sue azioni ha accettato consapevolmente il rischio di riduzione del valore del risparmio investito".

Questo il commento del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) di fronte alle annunciate azioni giudiziarie di altre associazioni di consumatori nei confronti del caso Alitalia. "Opportunamente una grande radio economica, Radio 24, ricorda ogni giorno ai suoi ascoltatori, alla fine del notiziario del mattino, che «Alitalia perderà anche oggi 2,5 milioni di ?». Sono soldi che vengono sottratti ai contribuenti, e così è stato anche per il cosiddetto «prestito-ponte» di 300 milioni, e così è da anni per le perdite miliardarie di Alitalia".

"Ben venga, quindi, - conclude Antonio Longo, Presidente del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) - la nuova società privata che si faccia carico della compagni di bandiera. È giusto che gli azionisti, soprattutto i piccoli, abbiano le tutele di legge, ma non ci stracciamo le vesti di fronte alla loro perdite. Ci preoccupano altri problemi, anzitutto il venire meno di quel minimo di concorrenza su molte tratte che finora vedevano voli Alitalia e voli Air One in alternativa: che succederà nel futuro? Chi assicurerà un minimo di concorrenza"?

Laura Simionato
Ufficio Stampa Movimento Difesa del Cittadino (MDC)
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