Un viaggio che Legambiente compie assieme ai cittadini, ai ragazzi, alle istituzioni e a tutti coloro che desiderano partecipare in prima persona al recupero di pezzi del nostro passato, nella consapevolezza che sia necessario arginare il degrado, una bruttura che costituisce solo uno spreco di opportunità per i territori. Individuare e segnalare monumenti degradati, paesaggi dimenticati, siti archeologici abbandonati all'oblio, è lo scopo del viaggio di Legambiente. Le parole chiave della campagna sono anche quest'anno, tutela e valorizzazione.

L'arte da salvare
L'Italia è considerata, non a torto, la culla della cultura occidentale. Il suo immenso patrimonio non è concentrato esclusivamente nelle città d'arte, ma è diffuso capillarmente sull'intero territorio nazionale. Numerose opere d'arte di indubbio valore sono nascoste in centri minori, collocati fuori dai grandi circuiti e rischiano di cadere nell'oblio e nel degrado. Capolavori d'arte e di natura unici, come il santuario italico di Sulmona o l'affascinante ecosistema del Delta del Po, per non parlare degli affreschi della chiesa dell'Annunziata di Jelsi (CB), sono solo alcuni dei tesori che vengono regolarmente ignorati. Salvalarte vuole restituire a questi luoghi il protagonismo che meritano.

L'arte salvata
Sono ormai moltissimi i monumenti segnalati nel corso degli anni da Legambiente. Tesori che costituiscono la memoria di intere generazioni vissute per secoli in comuni che hanno scritto la storia dell'Italia; una miriade di realtà dal notevole interesse storico e artistico, custodi di tradizioni antiche, che rischia di scomparire per sempre.

Salvalarte è riuscita strappare al declino importantissime testimonianze storiche, come i bacini ceramici medievali del campanile di Sant'Oliva a Cori (LT), l'affresco di Santa Caterina d'Alessandria a Bodolato (CZ), le meridiane ad Arceto (RE) e il fregio dell'architrave bizantina della chiesa di San Francesco di Paola ad Oria (BR).

Il viaggio 2008
Quest'anno Salvalarte vuole dare una nuova impronta al suo viaggio puntando i riflettori, oltre che sulla salvaguardia e sul recupero dei tesori artistici ed ambientali, anche sul turismo sostenibile. Per questo l'intero stivale verrà attraversato dalla carovana di Legambiente con una modalità di trasporto integrata tra treno e bicicletta. Un viaggio lento che coniuga il rapporto con il territorio e con le sue tradizioni, con il rispetto della sostenibilità ambientale e culturale dei luoghi.

Il turismo dolce è la scommessa per un futuro sostenibile perché, a differenza di un turismo mordi e fuggi, consente la conoscenza delle mete scelte, permettendo di viverle appieno e di limitare l'impatto sul patrimonio artistico e culturale.

Dossier: L'arte sotto il mare

Codice di comportamento responsabile per la valorizzazione, tutela e fruizione di luoghi e siti culturali

In un Paese in cui non è facile stimare la consistenza dei siti museali e archeologici, dei beni culturali, storici e artistici distribuiti sul territorio, il settore turistico non ha ancora compreso l'importanza strategica di tanta ricchezza. Un turismo distratto e irresponsabile spesso ha un impatto negativo sulla conservazione del patrimonio storico-artistico, sulla tutela delle risorse culturali e del territorio.

Solo la condivisione degli impegni e delle responsabilità tra visitatori, operatori del settore, comunità ed enti locali può favorire l'adozione di comportamenti appropriati per una corretta fruizione, tutela e valorizzazione dell'immensa ricchezza di arte, natura e cultura custodita dal nostro Paese.

Prima di visitare un bene culturale, è importante richiedere e ricevere informazioni sulla storia del sito, sul suo contesto territoriale e antropologico e su tutte le emergenze che lo riguardano.

Quando si sceglie un accompagnatore, preferire operatori e guide locali, considerandone i vari livelli di approccio.

I visitatori hanno il diritto di conoscere preventivamente, attraverso appositi comunicati e avvisi, l'eventuale chiusura di sale e se una o più opere d'arte siano in prestito o in restauro; analogamente, il prezzo di ingresso e gli orari di apertura e chiusura devono essere affissi in modo chiaro e visibile. Se è prevista la consegna di zaini, borse, sacche, vanno evitate inutili opposizioni: tali regole rientrano a pieno titolo nelle azioni di tutela dei beni.

Graffiti e scritte su opere e muri costituiscono danni gravi al patrimonio culturale e rappresentano gesti incivili e idioti.

Non usare mai il flash per fotografare opere d'arte. Prima di fotografare o di filmare, chiedere sempre l'autorizzazione al personale di vigilanza.

Qualsiasi problema riscontrato va segnalato alle autorità competenti (Direttore del Museo, Conservatore, Sindaco...). Ogni segnalazione è un contributo alla salvaguardia e alla corretta fruizione dei beni.

Visitando un sito culturale, bisogna tenere a mente che il diritto alla fruizione appartiene anche ai compagni di visita e, soprattutto, alle future generazioni. Evitare, dunque, qualsiasi azione molesta (schiamazzi, movimenti inadatti, vociare eccessivo) o inidonea al luogo.

Non consumare i pasti nei luoghi d'arte. Non gettare mai a terra cartacce, cicche di sigaretta o gomme da masticare: molte delle macchie nere che si possono osservare su marmi e pietre sono i segni indelebili di tale incivile abitudine.

Per raggiungere i siti culturali, preferire i percorsi pedonali o i mezzi pubblici: il traffico automobilistico è una delle fonti principali di degrado dei beni culturali.

Dopo la visita diventare Ambasciatori del luogo: riferire a parenti, amici, conoscenti sulle opere e le architetture visitate, nonché sulla cultura, le abitudini, gli aspetti naturali, storici, antropologici, enogastronomici della realtà in cui è inserito il sito.

I nemici dell'arte

Inquinamento atmosferico
Croste nere: sono dovute al traffico automobilistico; si formano per il deposito delle polveri emesse dai tubi di scappamento delle auto; provocano, in presenza di anidride solforosa in atmosfera, una reazione chimica che trasforma la pietra in gesso.
Dilavamento: è causato dalle piogge acide e colpisce le parti del monumento più esposte, che appaiono consumate, erose, con aspetto gessoso.

Vibrazioni
È un altro degli effetti devastanti del traffico automobilistico, che fa oscillare i monumenti, intaccando la stabilità di strutture e rivestimenti.

scritte e vernici spray
Gli italiani scrivono su tutto: sui libri, sui muri dei bagni e, ahimé, sui monumenti, danneggiandoli irrimediabilmente. Le vernici, infatti, penetrano tra le porosità della pietra e, per rimuoverle, si rischia di danneggiare i materiali. Che fare allora? La parola d'ordine è prevenzione.

Turismo sostenibile
Oggi per difendere il futuro del turismo, occorre puntare sulla qualità ambientale, sulla valorizzazione delle tipicità locali, sulla destagionalizzazione. Paesi interamente fatti di seconde case, villaggi vacanze ed ecomostri si sono rivelati pessimi investimenti per il territorio, che ha continuato a spopolarsi, a differenza di quanto avvenuto in altre aree dove si è scommesso sulla ricettività alberghiera diffusa e sull'offerta di esperienze turistiche diversificate accompagnate da proposte di mobilità alternative alla macchina. Per questo Legambiente propone ad operatori e visitatori una formula di turismo sostenibile, attraverso il progetto Legambiente Turismo, che identifica e mette in rete gli esercizi che puntano sulla qualità ambientale dell'offerta turistica.

Partner della formazione

ConfiniOnline fa rete! Attraverso la collaborazione con numerosi enti profit e non profit siamo in grado di rivolgere servizi di qualità a costi sostenibili, garantendo ampia visibilità a chi supporta le nostre attività. Vuoi entrare anche tu a far parte del gruppo?

Richiedi informazioni