VLADIKAVKAZ (Federazione Russa) - L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati António Guterres porterà a termine oggi la missione di quattro giorni intrapresa in Georgia e nella Federazione Russa. Nel corso della visita, Guterres ha avuto anche modo di incontrare alcune delle persone che sono fuggite dalle proprie case a causa della crisi nella regione autonomista georgiana dell'Ossezia del Sud.
Martedì scorso Guterres ha avuto colloqui con le autorità georgiane, mentre mercoledì era a Mosca, dove ha incontrato il Ministro degli Esteri Sergey Lavrov. Al centro delle discussioni con Lavrov, il tema della cooperazione umanitaria tra l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e la Federazione Russa, che dovrà essere sviluppata in una serie di settori, tra cui il rafforzamento dei meccanismi congiunti di risposta alle crisi. Gran parte del colloquio, che ha toccato anche questioni più generali legati alla protezione delle popolazioni civili coinvolte nei conflitti, è stato dedicato alle preoccupazioni per quanto riguarda la situazione umanitaria nell'Ossezia del Sud.
"Abbiamo discusso dell'accesso per gli operatori umanitari, sia in aree della Georgia dove sono ancora in corso operazioni militari che in Ossezia del Sud", ha detto Guterres dopo l'incontro con il ministro degli esteri russo. "Abbiamo anche esaminato le questioni dell'assistenza umanitaria e della protezione nell'Ossezia del Nord, che ha accolto migliaia di persone in fuga dall'Ossezia del Sud. In questo contesto, abbiamo parlato di come avverrà il rimpatrio volontario e di quali prospettive vi siano che le popolazioni facciano ritorno a casa. Ci siamo anche trovati d'accordo sulla natura non discriminatoria del diritto al ritorno per tutti i civili costretti a fuggire dal conflitto".
Le autorità russe stimano in 30mila le persone che sono fuggite dall'Ossezia del Sud all'Ossezia del Nord. Gli sfollati all'interno della Georgia, invece, sarebbero 128mila.
Nel corso della visita a Mosca, l'Alto Commissario ha anche visitato il nuovo centre di coordinamento per le emergenze gestito da EMERCOM, l'agenzia umanitaria russa con la quale da molti anni l'UNHCR ha un accordo di cooperazione. A Vladikavkaz, dove si trovava giovedì sera, Guterres ha incontrato Serguei Shoigu, ministro per la difesa civile, le emergenze e la protezione civile.
Guterres ha inoltre avuto colloqui con il responsabile del Servizio Federale Russo per le Migrazioni (FMS), Konstantin Romodanovski, che lo ha accompagnato nelle visite ai luoghi dove si trovano i rifugiati in Ossezia del Nord. Tra i temi affrontati, anche un'analisi esaustiva dei recenti sostanziali progressi nello sviluppo del sistema d'asilo russo.
Al suo arrivo a Vladikavkaz, l'Alto Commissario ha incontrato rifugiati ed altre persone in fuga dall'Ossezia del Sud ed ha espresso apprezzamento per la rapidità e l'efficacia con cui le agenzie umanitarie russe, tra cui EMERCOM e FMS, hanno risposto ai bisogni di queste persone.
Tutti i rifugiati ospitati in due centri gestiti da organizzazioni religiose hanno espresso il desiderio di fare ritorno in Ossezia del Sud non appena riterranno che ci saranno le necessarie condizioni di sicurezza.
"Mi è stato subito chiaro che la stragrande maggioranza di coloro che si trovano qui vogliono tornare a casa appena possibile", ha detto Guterres ai giornalisti. "Nel nostro ruolo di agenzia che si occupa di rifugiati in tutto il mondo, preferiamo sempre la soluzione del rimpatrio volontario e certamente speriamo che ciò sia possibile molto presto".
Oggi, Guterres è in missione in Ossezia del Sud, dove potrà valutare la situazione umanitaria e le possibilità di accesso per gli operatori umanitari. L'Alto Commissario potrà inoltre verificare di persona se vi siano le condizioni per il ritorno di coloro che sono fuggiti a causa della crisi. Guterres è il primo capo di un'agenzia dell'Onu a visitare l'Ossezia del Sud da quando è scoppiato il conflitto ai primi di agosto. Notando come al momento l'unico modo di fare ingresso nell'Ossezia del Sud sia passando dall'Ossezia del Nord, Guterres ha espresso il proprio apprezzamento al Ministro degli Esteri Lavrov ed alle autorità russe per il loro ruolo nel buon esito della missione umanitaria.
L'UNHCR continuerà a fornire assistenza umanitaria su base rigorosamente neutrale. L'Alto Commissariato sottolinea inoltre la natura non discriminatoria dell'azione umanitaria per tutti coloro che sono stati coinvolti nel conflitto e l'importanza del diritto al ritorno per tutti coloro che sono fuggiti a prescindere dalla loro origine etnica, dalla loro religione e dal loro orientamento politico.
L'11 agosto l'ufficio dell'UNHCR in Italia ha lanciato una campagna di raccolta fondi a sostegno delle popolazioni coinvolte nel conflitto in corso nel Caucaso.
E' possibile donare visitando il sito www.unhcr.it, chiamando il numero verde 800 298 000 oppure compilando un bollettino postale (intestato a: UNHCR, n. ccp 298000, causale: ?Emergenza Georgia - Ossezia').