Servizio Civile e migranti: la progettualità che la CNESC mette a disposizione del Paese. Adesso le risorse e una sede per collaborare.
Si è concluso a Roma l’ incontro stampa della CNESC - Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile durante il quale sono stati illustrati i tanti progetti depositati al Dipartimento del Servizio Civile Nazionale e che rendono il Servizio Civile risorsa e contributo a uno dei nodi che la nostra società sta attraversando: quello dei migranti e dei rifugiati.
“Il tema di stamane – ha affermato Licio Palazzini presidente della CNESC - fa piazza pulita di quello che a volte sembra sia lo stereotipo del Servizio Civile, ovvero la marginalità. Perché gli 80 progetti presentati – per 731 posti - dagli Enti aderenti alla CNESC riguardano problemi e sfide che toccano l’intera società italiana. La presenza di progetti in 19 Regioni su 20 è in linea con la politica di accoglienza distribuita sull’intero territorio nazionale e le attività previste intercettano sia i molteplici bisogni delle persone sia le differenti fasi legate all’accoglienza, al transito o all’inclusione”.
“Esaminando le tabelle emerge la capacità di replicare i progetti lavorando in rete: una risorsa che CNESC mette a disposizione nel convincimento che una procedura di valorizzazione e coordinamento fra Istituzioni e organizzazioni potrebbe produrre risultati molto significativi”.
“Sarebbe opportuno creare anche delle macroaree d’intervento e operare secondo progettazioni pluriennali: i progetti di servizio civile hanno la capacità di affrontare problemi attualissimi. Ma i soldi dove sono?”
Su questo tema il Sottosegretario Luigi Bobba,dopo aver espresso apprezzamento per l’iniziativa della CNESC ha dichiarato “Il Governo è impegnato a reperire le risorse rispetto alle indicazioni annunciate qualche tempo fa anche facendo ricorso a risorse 2015. Vedremo di onorare l’impegno preso di avere un complesso di risorse superiore di 100 milioni a quelle dell’anno precedente”.
L’On. Bobba ha anche fornito una serie di dati “Ad oggi ci sono quasi 34.690 giovani in SC, già avviati altri 7.000 e altri 8.000 da mettere a bando. A fronte di 50mila posti ci sono state oltre 150mila domande che credo saliranno a 170mila. Si può dire che l’offerta ha attirato la domanda: i dati su cui ci si era attestati nell’ultimo triennio - 80mila domande circa - sono davvero cresciuti”.
In conclusione lavori Licio Palazzini ha chiesto “che abbia un seguito la proposta da noi fatta stamani di un tavolo interIstituzionale, con il terzo settore e con gli Enti Locali sul tema del SC e dei migranti” e che, in relazione alla Legge di Stabilità, “già nei tempi del passaggio al Senato ci siano i primi atti concreti dell’impegno del Governo oggi riportato dal sottosegretario Bobba”.
All’incontro sono intervenuti il Consigliere Calogero Mauceri Capo Dipartimento Gioventù e Servizio Civile Nazionale, Giovanni Bastianini, presidente della Consulta Nazionale Servizio Civile, Francesco Marsico, Caritas Italiana, Primo Di Blasio, Vicepresidente CNESC e l’On.Francesca Bonomo.
Erano presenti i rappresentanti delle principali organizzazioni impegnate sul tema tra cui Focsiv, Unicef, Arci, Arci Servizio Civile, Caritas Italiana, Confcooperative, LegaCoop, Inac, Cesc Project, Anpas, Salesiani per il Sociale, CNCA.
Alla CNESC aderiscono: Acli, Aism, Anpas, Arci Servizio Civile, Anspi, Avis Nazionale, Caritas Italiana, Cesc, Cnca, Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia, Cong.P.S.D.P.Ist.don Calabria, Diaconia Valdese, Don Orione, Federazione SCS/CNOS - Salesiani per il sociale, Federsolidarietà / CCI, Focsiv, INAC, Legacoop, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, UILDM, UNITALSI, UNPLI. Osservatori: Movimento Non Violento.