Per tutto il mese di settembre milioni di persone potranno accedere, nei 47 Stati del Consiglio d’Europa (Italia compresa) e in Bielorussia, Kazakistan e Città del Vaticano, a migliaia di siti storici e culturali raramente visitabili in occasione delle Giornate europee del Patrimonio, un’iniziativa congiunta della Commissione europea e del Consiglio d’Europa.
Le Giornate europee del Patrimonio 2013 sono inaugurate ufficialmente il 30 agosto ad Erevan, in Armenia, il Paese ex sovietico che ricopre la presidenza di turno del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa. Sempre domani sarà inaugurato un nuovo sito web interattivo che fornisce informazioni sui siti aperti al pubblico e sulle manifestazioni che si svolgeranno in ogni Paese durante le Giornate del Patrimonio.
Istituite nel 1985, le Giornate europee del Patrimonio sono organizzate dal 1999 come iniziativa congiunta della Commissione e del Consiglio d’Europa. Alle Giornate europee del Patrimonio partecipano i 50 Paesi firmatari della Convenzione culturale europea.
Secondo Gabriella Battaini-Dragoni, segretario generale aggiunto del Consiglio d’Europa, «il successo delle Giornate europee del Patrimonio deriva dal fatto che queste sono promosse a livello locale dalle collettività comunali e regionali. Annualmente, le collettività di tutta Europa entrano a far parte di una “famiglia culturale” che celebra il nostro ricchissimo retaggio culturale».
Gli eventi culturali organizzati nel corso di settembre danno rilievo alle tradizioni e all’artigianato locali, all’architettura e all’arte, oltre a promuovere la conoscenza reciproca tra i cittadini europei. Anche quest’anno le Giornate europee del Patrimonio presentano un’ampia scelta di siti ed eventi interessanti che fanno rivivere la storia.
«Nell’Irlanda del Nord, ad esempio – spiega una nota della Commissione europea – i visitatori saranno invitati ad immaginare di trovarsi su un campo di battaglia nel Medioevo e di “sentire il peso di una spada, l’ingombro di una cotta di maglia e il clangore della visiera di un elmo”. Nei Paesi Bassi la tematica è “Potere e gloria” e consentirà ai visitatori di fare l’esperienza di 400 anni di storia. In Svezia l’iniziativa “Luoghi di incontro” consentirà di fare un viaggio con la fantasia in luoghi in cui nei secoli sono avvenuti incontri e partenze, mentre la Svizzera illuminerà i paesaggi del patrimonio attraverso le tematiche del fuoco, della luce e dell’energia».
Androulla Vassiliou, commissario europeo responsabile per l’Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha concluso: «Le Giornate europee del Patrimonio rappresentano un’iniziativa fantastica di cui possono fruire persone di ogni età e provenienti da ogni contesto. Quest’anno prevediamo che più di 20 milioni di adulti e bambini si avvarranno di questa opportunità unica di visitare siti normalmente chiusi al pubblico. Si tratta di un’occasione eccellente per assicurare che il nostro patrimonio europeo comune sia adeguatamente custodito e protetto per le generazioni future, con una ricaduta anche per le collettività locali grazie all’intensificarsi del turismo».
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