In anticipo di due giorni sul resto del Golfo di San Lorenzo, dove l'inizio della caccia è previsto per oggi, 4 di aprile, è iniziata l'altro ieri nel sud del Golfo l'annunciata strage dei cuccioli di foca.
"Nonostante il Dipartimento canadese della Pesca avesse assicurato che la caccia alle foche nel sud del Golfo di S. Lorenzo non sarebbe stata permessa nella giornata del 2 aprile, non è purtroppo stato così.
Gli osservatori dell'Ifaw, infatti, hanno testimoniato che i cacciatori non solo hanno cacciato indisturbati, ma hanno anche messo in atto la crudele pratica di sparare alle foche in mare aperto, condannata recentemente da un comitato veterinario - commenta Roberto Bennati, vicepresidente LAV - Sparare alle foche in mare aperto e da lunga distanza provoca loro indicibili, ulteriori, sofferenze: le foche sono state viste agonizzare a lungo dopo esser state colpite.
Una foca è stata issata viva sulla nave con un uncino prima di essere bastonata a morte."
Molte decine di piccole foche, quindi, sono state uccise nella sola giornata del 2 aprile. Nel corso dell'anno il Governo canadese intende raggiungere la quota di 270mila foche da sterminare.
Animali massacrati per prelevarne pelliccia e grasso che saranno poi oggetto di esportazioni, confermando così lo scopo commerciale di questa attività, nonostante gli sbandierati "principi di conservazione", o le necessità di "sussistenza" delle popolazioni aborigene locali, per le quali è stata fissata una quota di "sole" 4.860 foche.
"La situazione del pack, inoltre, non aiuta certo questi animali a trovare scampo dalle fucilate dei cacciatori - prosegue Bennati - Un recente rapporto, infatti, indica un'insufficienza di ghiaccio nel sud del Golfo di S.Lorenzo.
In condizioni normali sarebbe naturale trovare una grande concentrazione di cuccioli di foca in una singola area, mentre quest'anno è un'eccezione che le foche subiscono con difficoltà, soprattutto i cuccioli. I cacciatori sono stati visti ricercare piccole lastre di ghiaccio per trovare gruppi di foche isolate, eliminando poi fino all'ultimo superstite."
La LAV rinnova l'appello al Ministro dell'Ambiente Pecoraro Scanio affinché si faccia promotore di un provvedimento urgente e specifico che preveda esclusivamente il bando all'importazione e alla commercializzazione di pellicce e derivati di foca, accogliendo così l'invito formulato nella recente mozione approvata dal Senato della Repubblica che impegna il Governo ad attuare la Raccomandazione n.1776 del Comitato permanente del Consiglio d'Europa per il divieto di importazione e commercializzazione dei prodotti derivanti dalla caccia alle foche.