L'UNICEF sta fornendo più di 300.000 kit per l'acqua e per l'igiene (che comprendono sapone, cloro per purificare l'acqua, gel igienizzante per le mani e sacchetti per l'immondizia) alle famiglie colpite dalle recenti inondazioni in Thailandia (guarda la mappa aggiornata), con l'obiettivo di prevenire la diffusione di malattie trasmissibili.
Gli aiuti vengono consegnati sul posto attraverso il Ministero della Sanità thailandese.
L'UNICEF in azione
Circa 27.000 bottiglie di cloro (ognuna delle quali può purificare fino a 2.000 litri d'acqua) sono state consegnate dall'UNICEF al Ministero il 9 novembre, mentre 7.000 flaconi di sapone liquido sono state consegnate oggi.
Circa 200.000 saponette verranno consegnate la settimana prossima, insieme ad altre 33.000 bottiglie di cloro.
L'UNICEF ha stanziato 37 milioni di baht (pari a 1,2 milioni di dollari) per fornire ai bambini e alle famiglie colpiti dalle inondazioni beni di soccorso e assistenza nei settori della salute, della protezione dell'infanzia, dell'accesso all'acqua e ai servizi igienico-sanitari e dell'istruzione.
Acqua alta, pericolo mortale
«Nelle inondazioni, le principali preoccupazioni riguardano l'igiene e la sanità» ha affermato Tomoo Hozumi, Rappresentate dell'UNICEF in Thailandia. «Anche se finora non sono stati segnalati focolai epidemici, le inondazioni possono causare malattie infettive veicolate dall'acqua infetta. Il rischio può essere ridotto fornendo servizi igienico-sanitari e incoraggiando semplici pratiche igieniche, come il frequente lavaggio delle mani.»
Il numero di bambini morti durante le inondazioni è preoccupante, ha detto Hozumi. Ad oggi, le inondazioni hanno causato 533 vittime, tra cui 77 bambini; di questi, il 70% erano ragazzi tra 0-17 anni, morti per annegamento.
«I bambini bloccati nelle case circondate dall'acqua non hanno spazi per giocare, quindi finiscono per giocare in acqua» ha proseguito Hozumi. «Dal momento che molti bambini tailandesi non sanno nuotare, questo comporta un grande rischio di annegamenti».
Sono stati diffusi opuscoli UNICEF con informazioni relative ad azioni pratiche e semplici che le famiglie dovrebbero adottare per proteggere la salute generale dei loro figli durante le inondazioni, compresa la prevenzione dell'annegamento.
Ritorno a scuola
L'UNICEF ha sostenuto la creazione di "Spazi amici dei bambini" (aree sicure per le attività ricreative e di supporto psicosociale per i minorenni) nei 40 Centri di accoglienza di maggiori dimensioni.
Man mano che le acque recedono in alcune delle province, l'UNICEF distribuirà 1.000 kit "Scuole in scatola" in altrettanti istituti gravemente danneggiati dalle inondazioni.
Ogni kit contiene materiali didattici sufficienti per attrezzare due classi provvisorie da 40 studenti ciascuna: le "scuole in scatola" consentono di ripristinare le attività educative anche in carenza di infrastrutture scolastiche, favorendo così il progressivo ritorno alla normalità dei bambini.
«Riportare i bambini a scuola e ritornare a una normale routine contribuirà ad accelerare il loro recupero da questo disastro» ha detto Hozumi. «L'UNICEF farà tutto il possibile per garantirlo.»