Il 27 gennaio, anniversario della liberazione nel 1945 del campo di sterminio di Auschwitz, si celebra la Giornata della Memoria.
La ricorrenza è stata istituita dal Parlamento italiano per non dimenticare le persecuzioni razziali avvenute in Italia durante il fascismo, ma anche gli orrori del nazismo.
Tante, come ogni anno, le iniziative locali organizzate dai nostri comitati territoriali: dibattiti, mostre, proiezioni, pubblicazioni. Tutte con un unico filo conduttore: l'invito a non dimenticare le vittime civili, ebrei ma anche oppositori politici, gruppi etnici e religiosi, gay, lesbiche, portatori di handicap.
Proprio nei giorni scorsi ricorreva il primo anniversario dalla scomparsa di Arrigo Boldrini, comandante che fu alla guida dei partigiani per la liberazione di Ravenna e che fu successivamente tra i padri costituenti della Repubblica.
Sempre nei giorni scorsi, ha fatto discutere la proposta di legge 1360 che intende equiparare partigiani, militari e deportati ai repubblichini di Salò, riconoscimento ignobile che oltraggia chi si è battuto affinché in Italia prevalesse la democrazia.
Noi vogliamo invece esprimere la nostra gratitudine a quanti, donne e uomini, hanno saputo opporsi e vincere quella barbarie.
Siamo convinti che nella Resistenza e nella Liberazione stiano le radici dell'Europa che vogliamo, un'Europa che si mobilita per cacciare l'antisemitismo, il razzismo e la xenofobia dalla storia. Per l'uguaglianza, la solidarietà, la giustizia sociale e la pace.
Perché l'orrore che ha segnato il secolo scorso non debba più ripetersi.
Roma, 26 gennaio 2009