L'Assemblea Generale del Commercio Equo e Solidale (AGICES) - l'associazione di categoria che monitora le Organizzazioni di fair trade italiano - ha inviato oggi una lettera al Ministro dell'Economia Giulio Tremonti - oltre che ai Presidenti e ai Parlamentari di Camera e Senato - per chiedere che in sede di discussione della attuale Manovra economia vengano tenute in considerazione le peanti conseguenze dovute all'inasprimento fiscale a carico delle Società cooperative.

AGICES - l'associazione di categoria delle Organizzazioni di Commercio Equo e Solidale italiane - rappresenta di fronte alla società civile, i media e le istituzioni, le esperienze e la cultura dei suoi Soci: Organizzazioni non profit e Botteghe del Mondo che promuovono i prodotti e i principi di un'economia di giustizia, sanciti nella Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale, di cui AGICES stessa è depositaria.

Come emerge dal Rapporto Nazionale 2011, AGICES associa un centinaio di Organizzazioni, soprattutto Cooperative Sociali, a cui corrispondono quasi 300 Botteghe del Mondo: imprese sociali impegnate nella promozione del Commercio Equo e di un'economia solidale, che registrano ricavi aggregati per oltre 80 milioni di euro.

Il Commercio Equo è un settore in crescita che tiene insieme - non senza difficoltà - impresa e solidarietà: sono oltre 1.000 i lavoratori retribuiti in tutta Italia, supportati da 30.000 soci e 5.000 volontari impegnati nella promozione di un'economia più giusta, in partnership con circa 300 organizzazioni del Sud del Mondo, in Africa, Asia e America Latina.

Per questo motivo, AGICES si esprime negativamente sulla recente proposta relativa alla fiscalità delle società cooperative: invece di valorizzare il loro lavoro sociale prima che economico, rischia di incidere negativamente e pesantemente sui progetti e sul futuro dell'intero settore.

"Inevitabilmente la crisi economica si riflette anche sul nostro lavoro, ma l'impegno e lo sforzo di migliaia di volontari e di milioni di consumatori ci spinge ad andare avanti, convinti che ognuno di noi possa e debba contribuire alla costruzione di un'economia più sostenibile ed equa e che la funzione sociale propria delle cooperative debba essere valorizzata e sostenuta, anche e soprattutto a livello istituzionale.
Come organizzazione di categoria, dunque, vorremmo sottolineare come il regime fiscale delle cooperative - fondato non su privilegi, ma su benefici - sia in realtà figlio del dettato della nostra Costituzione e soprattutto sia correlato ad obblighi societari ben precisi, a partire dal concetto di mutualità e di assenza di fini di speculazione privata.


In conclusione AGICES - lungi da qualsiasi logica corporativa e di difesa di posizioni acquisite - auspica che, nell'iter parlamentare della Manovra in discussione in questi giorni, il Governo e il Parlamento tengano conto del disagio espresso, cercando di non danneggiare con maggiori oneri fiscali l'attività di cooperative che, come i Soci AGICES, si impegnano ogni giorno per uno sviluppo più equo e sostenibile.

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