L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) è sempre più preoccupato per l'aggravarsi delle condizioni di salute dei somali giunti recentemente in Etiopia. Nel campo di Kobe, nell'area di Dollo Ado, gli screening medici dei nuovi arrivati rivelano che il 19% dei bambini soffre di malnutrizione acuta e severa. Nel vicino Hilaweyn, il tasso di malnutrizione è del 16%, mentre nel Melkadida e nel Bokolmanyo è del 10% e 7% rispettivamente. Il livello di malnutrizione di cui l'UNHCR ha riferito nel mese di luglio è ancora particolarmente critico e ciò costituisce un rischio grave per i bambini al di sotto dei cinque anni. L'UNHCR considera un dato allarmante un tasso di malnutrizione al di sopra dell'1 per cento.
Alla luce di questi risultati, una task force di operatori di diverse agenzie ha deciso di aumentare i punti di distribuzione di cibo nei campi, di aprire d'urgenza ulteriori centri di recupero nutrizionale, e di assicurare che i rifugiati malnutriti ricevano razioni alimentari supplementari appropriate. Dopo una fase di consultazione con la comunità dei rifugiati, verranno condotte delle campagne di sensibilizzazione per incoraggiare i rifugiati ad accedere ai servizi sanitari. Alcuni lavoratori avranno il compito di recarsi di tenda in tenda per identificare bambini malnutriti che non sono iscritti al programma nutrizionale. Rintracceranno, inoltre, bambini che potrebbero non continuare a seguire il trattamento di recupero nutrizionale. Data la gravità della situazione, l'UNHCR stima che il tasso di malnutrizione rimarrà alto per alcune settimane fino a quando la situazione non si sarà stabilizzata.
Nel frattempo, un convoglio di camion dell'UNHCR, incaricato di consegnare i beni di prima necessità per i 18.500 Somali che si stima arriveranno nell'area di Gode, a 250 Km a nord di Dollo Ado, è arrivato a destinazione lo scorso mercoledì 31 agosto. Tutto il materiale per l'assistenza (il materiale per gli alloggi, le coperte, le stuoie per dormire e le zanzariere) è stato trasferito tramite un ponte aereo lo scorso fine settimana ad Addis Abeba dai depositi dell'Agenzia che si trovano a Dubai. La distribuzione del materiale ai nuovi arrivati inizierà a breve, con un team dell'UNHCR che coordinerà la gestione degli aiuti. Anche altre agenzie, tra cui le organizzazioni partner dell'UNHCR e la Croce Rossa Internazionale, prenderanno parte alla distribuzione di 1,000 kit d'emergenza.
L'UNHCR è stato informato dalle autorità etiopi locali di Gode che alcuni dei presunti rifugiati sono in realtà sfollati all'interno della Somalia dove la linea di confine non è chiara. Mentre vanno avanti le attività di coordinamento e di distribuzione da parte dell'UNHCR e di altre organizzazioni all'interno della Somalia, ieri, in un incontro tra l'UNHCR e la controparte del Governo Etiope, si è discusso sul proseguimento delle azioni di assistenza transfrontaliera attualmente già operanti.
In Kenya, il prossimo lunedì segnerà l'inizio del nuovo anno scolastico e a Dadaab, il più grande complesso di campi per rifugiati al mondo, circa 40mila bambini rifugiati si stanno preparando per andare a scuola - molti per la prima volta. Quest'anno l'afflusso dei 154mila nuovi rifugiati dalla Somalia, di cui più della metà bambini, ha incrementato la necessità di aule, banchi, materiale di cancelleria, libri di testo ed insegnanti. Per i 156mila bambini in età scolastica che vivono nei tre campi di Dadaab attualmente c'è solo un insegnante ogni 100 alunni e molti degli insegnanti sono a loro volta rifugiati. Il tasso d'iscrizione alle scuole rimane basso con il 42% per le elementari e il 5% per le scuole secondarie. Per le bambine il tasso è ancora più esiguo, con il 33% di iscrizioni alle elementari. Complessivamente, sono necessarie circa altre 75 scuole, o 1800 aule. Solo pochi dei nuovi bambini rifugiati recentemente arrivati hanno ricevuto un'educazione in Somalia. Per favorire il loro inserimento nelle scuole, l'organizzazione partner CARE ha recentemente iniziato un programma di alfabetizzazione accelerato per dar loro le basi di lettura, scrittura e matematica. Circa 1500 bambini tra i 5 e i 13 anni stanno usufruendo di questo programma.