• Stefano Bleggi, organizzatore dell'Oltreconomia Festival, presenta l'edizione 2018 ai nastri di partenza nel prossimo fine settimana.
Come nelle precedenti edizioni, anche il festival dell'Oltreconomia di quest'anno parte da una riflessione che gli organizzatori hanno sviluppato su tutto ciò che accade nei contesti di vita in cui viviamo e nel mondo che abitiamo.

L'analisi emergente da questa riflessione evidenzia un preoccupante ritorno in auge di fermenti politici per la riaffermazione di forme di governo anacronistiche come lo stato-nazione, di orientamenti elettoralistici e populistici dei partiti, di paradossali forme di ingegneria sociale dagli esiti integralisti quando non addirittura razzisti.

A quest'analisi fa seguito l'indagine intorno a quali siano di conseguenza le resistenze e le alternative a questa direzione politica attuate dalla società civile e praticate nelle comunità che abitano il territorio nazionale e internazionale.

Al successo diffuso incontrato negli ultimi tempi dalle politiche reazionarie sopra-descritte, pongono un argine quelle comunità che si organizzano in modo resistenziale, in contrasto a politiche economiche e sociali escludenti - si pensi alle politiche europee di gestione dell'immigrazione - e addirittura persecutorie - come si osserva nel processo d'imbavagliamento della stampa e del dissenso in atto in Turchia.

Le comunità resistenziali del panorama mondiale mettono in campo forme di governo alternative, che completano e integrano l'azione difensiva con iniziative volte a migliorare le condizioni di vita esistenti andando oltre alla narrazione dominante dell'economia capitalistica di mercato, alla distopia nichilista del terrorismo confessionale e di stato.

Le forme di governo alternative poste in essere da coloro che resistono allo status quo e alle derive distopiche esistenti danno luogo a comunità in movimento capaci di tracciare un percorso progressivo a partire da una rinnovata pratica della solidarietà, da un'inedita apertura all'accoglienza dell'Altro nel segno del dialogo partecipato e dell'inclusione sociale, prerequisiti fondamentali verso un'agognata convivenza democratice e quindi pacifica.

Comunità in movimento non sono e non vanno confuse con le comunità chiuse, identitariste e reazionarie che si chiudono in se stesse accentuando i sintomi del conflitto sociale maturato alla stadio attuale di involuzione della società capitalista di mercato, che ritrova oggi livelli di disuguaglianza caratteristici dell'inizio del secolo scorso. Per comprenderne la capacità di resistenza e cambiamento le giornate dell'Oltreconomia festival presentano una serie di testimonianze e di pratiche di valore che conoscono larga risonanza internazionale.

La testimonianza di Raul Zibechi offre ad esempio un quadro esauriente delle comunità in movimento dell'America latina, soprattutto di quelle indigene, marginali ed escluse dal dibattito pubblico, che si distinguono per l'attuazione di pratiche alternative di resistenza “de los de abajo”.

La pratica ed esperienza unica in Italia dell'occupazione da parte dei lavoratori della fabbrica di RiMaflow viene raccontata da Gigi Malabarba, che sottolinea il valore dell'iniziativa in difesa del lavoro e del reddito dei lavoratori minacciati dal licenziamento.

L'impresa del confederalismo democratico della Rojava in contrasto del disegno integralista islamico del Daesh in Siria e della susseguente aggressione portata dalla politica di potenza esercitata dalla Turchia nelle regioni curde di confine viene raccontata da Davide Grasso e Karim Franceschi, un giornalista e un attivista per i diritti sociali che si sono battuti sul campo di battaglia tra le fila delle Unità di Protezione del Popolo (YPG) nel Nord della Siria. Si tratta in questo caso di un'esperienza virtuosa di resistenza armata e di convivenza interculturale tra Curdi e Siriani nei territori liberati dall'occupazione dell'ISIS.

Ulteriori tematiche di confronto che animano i giorni del festival dell'Oltreconomia sono quelle del reddito e della riorganizzazione del welfare in una società, quella occidentale, in cui la robotizzazione modifica radicalmente i connotati del sistema produttivo.
  • Per conoscere nel dettaglio tutti gli appuntamenti e le iniziative dell'Oltreconomia festival si rimanda al programma ufficiale pubblicato sul portale dedicato

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