Prendersi cura della persona, non solo della malattia. (Scopri di più su: Soleterre.org)

La madre di Francesco non lo riconosceva più. Il suo carattere e il suo comportamento erano stati travolti dal vortice di cambiamenti che il cancro porta con sé. Insieme allo psiconcologo che Soleterre garantisce al reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale San Matteo di Pavia, Francesco ha iniziato un percorso per ritrovare il suo equilibrio.

Senza un supporto psicologico si può curare il corpo colpito dalla malattia, ma non la persona che ne soffre. Le malattie oncologiche infatti hanno un grande contraccolpo emotivo, molto intenso nel momento della diagnosi e delle cure ma anche prolungato nel tempo. In età adolescenziale in particolare, il trauma del cancro rischia di far cadere i pilastri sui quali un giovane sta iniziando a costruire la sua personalità.

Immaginate di sentire che è cambiata la percezione che gli altri hanno di voi prima ancora di realizzare che qualcosa dentro di voi sta cambiando. Di doversi aggrappare ai ricordi per cercare di tenere insieme i pezzi di una persona in cui si fatica a riconoscersi, perché sopraffatta dalla prepotenza negativa del tumore.

«Non vedevo più mio figlio, quello che avevo cresciuto ed educato. Era sparito.» racconta la madre di Francesco. Dopo la diagnosi il ragazzo aveva a poco a poco adottato comportamenti mai avuti: aveva rubato, mentito, era diventato aggressivo.

Il lavoro dello psicologo con Francesco e sua madre, l’unico membro della sua famiglia che ha potuto seguirlo lontano da casa per accompagnarlo nelle cure, è stato un lavoro lungo e lento. Ricostruire una persona, far riemergere “il Francesco” di prima della diagnosi, permettendogli di sfogare la rabbia e la paura. Madre e figlio sono così riusciti a ritrovarsi anche dentro la malattia e a far fronte a questa fase della loro vita facendosi forza a vicenda, invece di sentirsi entrambi soli.

Il supporto psicologico in ambito oncologico pediatrico è un lavoro fondamentale e delicato, di accompagnamento dentro un dolore profondo che necessita di essere accolto e riletto, per provare a dare un senso a ciò che accade e che di primo istinto risulta inaccettabile. Significa prendersi cura delle persone, non solo curare la malattia.

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