La ripresa degli attacchi e degli attentati suicidi di Boko haram ha provocato da aprile almeno 381 vittime civili in Camerun e Nigeria, il doppio rispetto ai cinque mesi precedenti.

Il deciso aumento delle vittime civili nella regione camerunense dell’Estremo Nord e negli stati nigeriani di Borno e Adamawa è dovuto al maggiore ricorso agli attentati suicidi, spesso mediante donne adulte o bambine costrette a esplodere in aree affollate.

“Ancora una volta Boko haram sta commettendo crimini di guerra su vasta scala, esemplificati dalla tattica depravata di costringere giovani donne a esplodere con l’unico obiettivo di uccidere il maggior numero di persone possibile – ha commentato in una nota ufficiale Alioune Tine, direttore di Amnesty International per l’Africa occidentale e centrale –. Quest’ondata di agghiacciante violenza, alimentata dal grande aumento degli attentati suicidi, mette in luce l’urgente necessità di protezione e assistenza di milioni di civili che vivono nella regione del Lago Ciad. I governi di Nigeria, Camerun e di altri paesi devono agire rapidamente per proteggere i civili da questa campagna di terrore“.

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