• Sabato 20 giugno – Dalle ore 11.00
  • Arco di Traiano – Porto di Ancona
Il Gruppo Umana Solidarietà, in collaborazione con Inward, Osservatorio di ricerca e sviluppo nell’ambito della creatività urbana e con il patrocinio del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Interazionale, del Ministero dell’Interno e del Sistema SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), dell’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, della Provincia e del Comune di Ancona e del COCIS – Coordinamento delle Organizzazioni non Governative per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo, promuove sabato 20 giugno presso il porto di Ancona l’iniziativa “Il Futuro che arriva”, in occasione delle celebrazioni della Giornata Mondiale del Rifugiato, appuntamento annuale voluto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione, spesso sconosciuta ai più, dei rifugiati e sul tema della protezione internazionale e delle migrazioni forzate in tutti i suoi vari aspetti. (Scopri di più su: http://gusitalia.it/giornata-mondiale-del-rifugiato-il-futuro-che-arriva/)

L’evento si inserisce in un ricco ed articolato calendario di ben 35 iniziative promosse ed organizzate per la Giornata Mondiale del Rifugiato dal GUS in 5 regioni (Marche, Puglia, Sardegna Abruzzo e Lazio) e in 12 città in cui è presente con attività progettuali e, in generale, nel più ampio e ventennale impegno del GUS in attività di accoglienza e integrazione in favore di rifugiati e richiedenti protezione internazionale, di minori stranieri non accompagnati e gruppi vulnerabili e marginali. Oltre 30 le realtà associative che hanno collaborato con il GUS per la realizzazione di tutti gli eventi in programma per la Giornata Mondiale del Rifugiato 2015, 10 gli enti locali coinvolti, 2 i ministeri che hanno concesso il patrocinio, circa 500 le persone coinvolte tra operatori del GUS, beneficiari dei progetti e volontari.


Una Giornata Mondiale del Rifugiato celebrata in modo insolito.

Il Gruppo Umana Solidarietà, attraverso l’iniziativa “Il Futuro che arriva”, vuole portare alla ribalta dell’attenzione pubblica quei 51 milioni di rifugiati che sono costretti a fuggire dal proprio Paese, da guerre e violenze, soprusi, torture e morte certa, lasciando i propri affetti, la propria casa, la propria terra e tutto ciò che costituiva in qualche modo la loro vita, in cerca solo di una vita dignitosa ed un futuro migliore. Quel futuro che sono essi stessi a rappresentare, qui, nel nostro Paese, quel futuro che desiderano ricostruire, consapevoli di non avere più nulla e di dover ricominciare da sé stessi.

Il GUS quest’anno ha scelto di stimolare la riflessione e il dibattito sul tema dei rifugiati in maniera diversa dal solito. A partire da un grande cubo installato nel porto di Ancona che può rappresentare molte cose: la barriera che separa il fuori dal dentro, il viaggio dalla destinazione, la frontiera, la casa, il rifugio che può accogliere o respingere ad ogni tappa del viaggio, offrendo protezione e speranze, o la dogana che trattiene, il centro di reclusione dove i diritti e la libertà sono negati.

Per l’iniziativa “Il Futuro che arriva” quattro street artisti, Zeus40, Koso, Teso e Gosh, di fama nazionale, selezionati da Inward nel vasto panorama italiano di writers, realizzeranno una performance artistica di street art sulle 4 facciate del cubo allestito nel porto di Ancona, interpretando attraverso le proprie opere i rifugiati e le loro storie per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’accoglienza e integrazione. Le loro opere saranno successivamente messe all’asta di beneficenza su CharityStars e su Etwoo e il ricavato sarà destinato al progetto del GUS “Casa delle Genti”, un centro di accoglienza per senza fissa dimora, persone e famiglie in difficoltà economica e per l’emergenza abitativa.

 

I rifugiati si raccontano e immaginano “Il futuro che arriva”


I rifugiati, beneficiari dei progetti di accoglienza del GUS, gli operatori e tutto lo staff GUS, insieme ad attori dei territori, quali Scuole, Istituti e Accademie d’Arte a livello locale e nazionale, artisti, associazioni sono stati i protagonisti della prima fase partecipativa e creativa dell’iniziativa, in preparazione dell’evento nazionale del 20 giugno. Attraverso il linguaggio universale dell’arte, i rifugiati hanno dato vita a momenti di creatività e fantasia, traducendo i propri stati d’animo e la proprie esperienza di essere rifugiato in un processo di esteriorizzazione della propria interiorità, a partire da ciò che evoca nel proprio immaginario lo slogan dell’iniziativa “il futuro che arriva” e più in generale sul tema dei rifugiati, dell’integrazione e dell’accoglienza, degli sbarchi, dei lunghi viaggi percorsi per arrivare nel nostro Paese, delle frontiere, della libera circolazione delle persone.

Ai rifugiati è stato dato il tema del futuro e dell’essere rifugiati e la possibilità di creare opere a libera interpretazione. Dagli spunti creativi dei beneficiari sono emersi un caleidoscopio di suggestioni e sentimenti comuni: terra, origini, famiglia, casa, radici, viaggio, speranza di un mondo senza guerre, uguaglianza, libertà, pace.

“IL FUTURO CHE ARRIVA” punta una luce diversa sui rifugiati, ponendo l’accento sul peso umano e sociale che ha l’indifferenza, la prevaricazione e la negazione dei diritti, persino quelli più elementari. Lo fa in maniera positiva, incoraggiando ed esortando l’opinione pubblica a non fare prevalere le paure e i pregiudizi, ma a vedere le migrazioni come risorsa preziosa per costruire un mondo migliore, a considerare coloro che arrivano in Italia, non come il male da combattere e il nemico da sconfiggere, ma come opportunità per il nostro Paese, come elemento di forza e unione, come collante che ci permette di vedere che siamo tutti sullo stesso pianeta, abbiamo tutti le stesse risorse, e dobbiamo creare opportunità e diritti in modo più equo e più giusto, per tutti. A considerare il rifugiato “il futuro che arriva” e con il quale iniziare, in compagnia, un percorso di incontro e conoscenza tra mondi e realtà culturali diverse e accettazione reciproca, un cammino di accoglienza, solidarietà, e integrazione.

L’evento sarà seguito live sui social network e tutti potranno commentare indiretta le gallerie di lavori prodotte, assistere virtualmente alla performance del 20 giugno e interagire con gli artisti e con il GUS in tempo reale seguendo l’hashtag #ilfuturochearriva. Per tutto il giorno questo ed altri eventi sul territorio promossi dal GUS saranno seguiti attraverso i collegamenti fra le varie iniziative.

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