In occasione della 59° sessione della “Commission on the Status of Women“. (New York, 9-20 marzo 2015), Medici con l’Africa Cuamm presenta “A WAITING ROOM – MOTHERS AND CHILDREN FIRST”. Un reportage di Kasia Ciechanowska sulla condizione della donna in Africa.

INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA. LUNEDÌ 9 MARZO ALLE ORE 13. Vienna Cafè Area, 1st floor. Conference Building, UNHQ.

Padova/New York. In concomitanza con la festa della donna, sarà inaugurata lunedì 9 marzo alle 13 al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York, la mostra fotografica “A waiting room – Mothers and childen first”, della fotografa polacca Kasia Ciechanowska. La mostra, realizzata in collaborazione con le Rappresentanze Permanenti di Italia e Tanzania presso le Nazioni Unite e “Merck for Mothers – Committed to saving Lives”, sarà visitabile fino al 20 marzo.

Una sala d’attesa senza pareti, tutto intorno all’ospedale di Tosamaganga, in Tanzania, dove le famiglie aspettano, giorno dopo giorno. Questo lo spazio dove si svolge la storia di Eliza, una donna diventata nonna da pochi giorni e ora in attesa che il suo nipotino nato prematuramente cresca un po’, che sua figlia si rimetta e possa tornare là fuori, che la vita riprenda a scorrere. È una storia per immagini, della giovane fotografa polacca Kasia Ciechanowska, che racconta dall’alba al tramonto la storia di Eliza e della quotidianità di una vita tra attesa, tristezze, speranze, fatica, mostrando la centralità di questa figura di donna che con gesti umili e presenza forte dà coraggio e tiene insieme la famiglia. Spendere un giorno con Eliza significa esplorare la vita quotidiana di pazienti e famiglie, condividendone sentimenti e attese. Un viaggio fotografico della durata di un giorno che mostra le interconnessioni tra le cure mediche e la cura della famiglia come parti dello stesso percorso di “salute” e approfondisce il ruolo della donna nella società africana.

È questo il contesto in cui Medici con l’Africa Cuamm opera ogni giorno da oltre sessant’anni nell’Africa sub-Sahariana, dove si batte per il diritto alla salute e in primo luogo per il diritto di mamme e bambini ad assistenza e cure. E dove lotta perché in quella sala d’attesa a cielo aperto si possa sempre più contare sulla presenza di personale sanitario qualificato e venga garantita la salute per tutti.

Il reportage è tratto dal lavoro collettivo Lights of life che raccoglie reportage fotografici e video di cinque giovani artisti europei che nel 2013 a Tosamaganga in Tanzania hanno raccontato le persone e le storie che la Ong Medici con l’Africa Cuamm incontra e vive ogni giorno.


Kasia Ciechanowska

Nata a Lodz (in Polonia), ha studiato come architetto e urban designer in Francia e nel Regno Unito. Ha sempre condotto la sua vita e i suoi lavori spinta dalla curiosità per gli spazi e le persone; si interessa anche dei molteplici scenari legati alle diverse forme di sostentamento, alle strutture socio-economiche e alle ragioni culturali associate alla formazione e trasformazione dell’ambiente spaziale e delle società.

Da molti anni viaggia con il suo sacco a pelo in tutto il mondo, lavora come fotografa documentarista freelance, è una scrittrice critica e performer artist.


Medici con l’Africa Cuamm

Nata nel 1950, Medici con l’Africa Cuamm è la prima ong in campo sanitario riconosciuta in Italia (in base alla Legge della cooperazione del 1972) e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Realizza progetti a lungo termine in un’ottica di sviluppo, intervenendo con questo approccio anche in situazioni di emergenza, per garantire servizi di qualità accessibili a tutti. A tale scopo si impegna nella formazione in Italia e in Africa delle risorse umane dedicate, nella ricerca e divulgazione scientifica in ambito tecnico di cooperazione sanitaria, nell’affermazione del diritto umano fondamentale alla salute per tutti, anche dei gruppi più marginali, diffondendo nelle istituzioni e nell’opinione pubblica i valori della solidarietà e della cooperazione tra i popoli, della giustizia e della pace.

In oltre 60 anni di storia:
  • 1.522 sono le persone inviate nei progetti: di queste 411 sono i ripartiti una o più volte. Il totale complessivo degli invii è stato quindi di 2.418.
  • 4.758 gli anni di servizio effettuati, con una media di 3 - 4 anni per ciascuna persona inviata.
  • 1.034 gli studenti ospitati nel collegio: di questi 640 italiani e 280 provenienti da 34 paesi diversi.
  • 216 gli ospedali serviti.
  • 41 i paesi d’intervento.
  • 157 i programmi principali realizzati in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e varie agenzie internazionali
Oggi è presente in Angola, Etiopia, Mozambico, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda con:
  • 168 operatori: 111 medici, 18 paramedici, 39 tecnici e amministrativi
  • 38 progetti di cooperazione principali e un centinaio di micro-realizzazioni di supporto, con i quali appoggia:
  • 17 ospedali
  • 26 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, tubercolosi e malaria, formazione)
  • 5 scuole infermieri
  • 2 università (in Mozambico e Etiopia).
Medici con l’Africa Cuamm, www.mediciconlafrica.org

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