23-24 maggio 2014. Seminario Fondi Europei 2014-2020 e il ruolo del Terzo Settore. Scout Center - Largo dello scautismo 1, Roma.

Qual è il ruolo dei Fondi strutturali europei 2014-2020 e quali sono le risorse che il terzo settore è chiamato a mettere in campo, insieme agli altri stakeholder che partecipano alla definizione degli obiettivi, per rispondere con azioni che incidano sui territori e che rientrino nella politica di coesione sociale dell’Unione europea?

Venerdì 23 e sabato 24 maggio a Roma, il Forum Nazionale del Terzo Settore con il sostegno e la collaborazione della Fondazione CON IL SUD, organizza il seminario: “Fondi europei 2014-2020 e il ruolo del terzo settore”, due giorni per presentare l’Accordo di Partenariato 2014-2020, confrontarsi sugli obiettivi e i risultati attesi della programmazione 2014-2020, sull’accesso al credito e su come costruire partenariati di successo, sui Fondi europei e su quello che sarà il coinvolgimento del terzo settore, con la presentazione di esperienze e di buone pratiche di programmazione. Al contempo il seminario sarà occasione per riflettere e fare tesoro delle criticità percepite nel periodo precedente, tra cui l’effettivo coinvolgimento dei vari attori rilevanti nel processo di programmazione e la ripartizione delle risorse in tema di coesione sociale.

Pietro Barbieri, Portavoce del Forum nazionale del Terzo Settore: “I Fondi strutturali europei sono un’occasione sostanziale di crescita per il nostro Paese che questa volta non dobbiamo lasciarci sfuggire. Nella precedente programmazione ci siamo trovati a partecipare con un ruolo subalterno, costretti a subire le inefficienze altrui. Per i prossimi sette anni vogliamo intervenire con un ruolo di primo piano nell'Accordo di Partenariato e nello sviluppo locale perché non sia anche questa un’occasione mancata.”

Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione CON IL SUD: “La riflessione promossa dal Forum Terzo Settore è particolarmente importante e di grande attualità. Anche se in misura non adeguata, i fondi strutturali per il periodo 2014-2020 prevedono un incremento di risorse per l’area del welfare, con particolare riferimento agli interventi che favoriscono l’innovazione sociale e i percorsi di inclusione. A me pare che la questione prioritaria, in questa fase, non sia tanto la perfetta articolazione degli obiettivi, quanto piuttosto affrontare con la necessaria discontinuità le modalità di spesa, di assistenza tecnica, che, in quest’area, vanno particolarmente innovate. Sono sotto gli occhi di tutti i ritardi e le inefficienze, alcune clamorose, registrati nel periodo 2007-2013”.

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