CGM lancia Protezione lavoro: un innovativo strumento che favorisce occupazione subordinata coprando il vuoto lasciato dai voucher. (Scopri di più su: CGM.coop)

Milano. Il Gruppo Cooperativo CGM - la più importante rete di imprese sociali in Italia con più di 10.000 unità operative presenti in tutto il territorio italiano - lancia il progetto Protezione Lavoro, un modello d’intervento innovativo che favorisce lo sviluppo di nuova occupazione, intervenendo nelle aree di vuoto lasciato dall’abolizione dei voucher.

Le politiche del lavoro rappresentano da sempre un nucleo fondamentale dell’azione del Gruppo CGM, non solo con l’obiettivo di garantire accesso alle opportunità lavorative per le fasce più fragili della popolazione ma anche, e sempre di più, per contribuire alla crescita di nuova occupazione.

In questo solco culturale, CGM e la sua Agenzia per il Lavoro CooperJob, hanno elaborato il progetto Protezione Lavoro che si rivolge in particolare alle persone maggiormente a rischio di esclusione dal mercato del lavoro per dare così soluzioni sostenibili alle situazioni di irregolarità o di instabilità estrema dell’occupazione, attraverso una modalità di regolarizzazione contrattuale vantaggiosa per entrambi gli attori in campo (aziende e lavoratori).

La leva strategica messa in campo da CGM è la riduzione del costo del lavoro per l’impresa (vero ostacolo alle assunzioni come lavoratore dipendente) grazie all’intervento dell’Agenzia, che incentiva questa scelta rinunciando quasi interamente al proprio margine di profitto.

Si configura così un patto sociale che intende assicurare al lavoratore condizioni di vita professionale migliori e più sicure.

L’idea di inserire questi forti elementi di sostenibilità nello scenario del mercato della somministrazione si sposa appieno con la mission di CooperJob che riguarda l’intento di favorire l’avviamento al lavoro chi vive in situazioni di precariato e di inattività.

L’Agenzia opera come attore di mercato, con la peculiarità - unica nello scenario italiano - di agire dentro il perimetro operativo e valoriale di una rete di imprenditorialità sociale di portata nazionale, come il Gruppo CGM.

Protezione lavoro è la traduzione progettuale dell’ibridazione tra economia sociale e modelli di mercato che oggi rappresenta l’opportunità di elaborare risposte alla complessità del contesto economico e sociale.

Questa novità nell’ambito del mercato del lavoro italiano è oggi in fase di sperimentazione in 27 aziende presenti in 5 regioni e ha favorito nelle prime settimane l’avvio di oltre 100 nuovi contratti subordinati.

“CGM e CooperJob si propongono quindi come attori del cambiamento sociale ponendo al centro un vantaggio sia per il lavoratore sia per l’impresa, generando elementi di inclusione nelle comunità”, ricorda Stefano Granata Presidente CGM


CGM

Il Gruppo Cooperativo CGM è la più grande rete italiana di imprese sociali. Nel corso del 2017 CGM ricorda i 30 anni di fondazione avvenuta l’11 febbraio 1987. Il Consorzio è dedicato alla figura di Gino Mattarelli, uno dei protagonisti delle prime esperienze di cooperazione sociale in Italia, già Deputato della Repubblica per quattro legislature.

Il distretto CGM conta attualmente su 64 consorzi territoriali; sono 824 le imprese che compongono la base sociale dei consorzi territoriali di cui 487 cooperative sociali di tipo A (servizi alla persona) e 248 cooperative sociali di tipo B (inserimento lavorativo soggetti svantaggiati), 65 cooperative a scopo plurimo (A+B), 24 altre tipologie di cooperativa, 14 consorzi altri e 36 altre tipologie di soci (associazioni, fondazioni, soci sovventori). CGM è presente con le sue 10.000 unità operative in tutte le Regioni italiane, 70 province e 5.000 comuni.

Nel corso del 2015 CGM ha generato un fatturato di circa 1,2 milioni di Euro; il capitale sociale al 2015 corrisponde a 3,5 milioni di Euro. Negli ultimi anni all’interno del Consorzio Cooperativo CGM si sono rese necessarie politiche di fusione oltre che strategie di maggiore strutturazione da parte delle cooperative di rete.

Le persone operanti all’interno del distretto CGM sono 57.250 (dato 2015) di cui 41.400 lavoratori e 15.850 volontari e altri soci. Il 74% dei lavoratori ha un contratto a tempo indeterminato; su 41.400 28.500 sono donne e 2.900 cittadini extra UE. Sempre considerando le 41.400 persone impiegate oltre 8.000 sono i giovani dai 18 ai 35 anni.

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