La start-up assicurativa ha lanciato in Italia il modello di social insurance che si basa sulla distribuzione del valore, permettendo a tutti di risparmiare. (Scopri di più su: WiseSociety.it)
  • Maria Enza Giannetto
Si chiama social insurance e punta a introdurre maggiore equità e trasparenza nel mercato assicurativo, attraverso un servizio peer to peer. La start-up assicurativa Darwinsurance ha appena lanciato in Italia il modello che si basa sulla distribuzione del valore (creato dagli assicurati) tra gli attori della filiera assicurativa, permettendo a tutti di risparmiare. Fondata nel 2016 a Milano da Yuri Poletto, Tommaso Sala e Kumar Gaurav, DarWinsurance si ispira al modello originario delle assicurazioni, quando piccole comunità di individui univano, in un fondo comune, una parte delle loro risorse per fornire un aiuto a coloro che avessero subito perdite in conseguenza di incidenti o calamità.

Questo modello è stato reinterpretato in chiave moderna attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali e con la collaborazione di compagnie del mercato italiano, offrendo ai clienti la possibilità di acquistare on-line una polizza (all’inizio solo polizze viaggi) a un prezzo di mercato e di creare un gruppo on-line con altre persone assicurate con Darwinsurance. In pratica, con una parte dei premi pagati dai membri del gruppo, Darwinsurance crea un salvadanaio e se i membri del gruppo agiscono nell’interesse comune – mantenendo basso il livello dei sinistri – il denaro nel salvadanaio viene rimesso a loro disposizione sotto forma di un bonus, che ogni membro potrà poi utilizzare per ridurre il premio di rinnovo della sua polizza o per acquistare una nuova polizza.

«Il nostro modello – dice Yuri Poletto, cofondatore e amministratore delegato di Darwinsurance – consente di utilizzare il denaro in modo più efficiente di quanto si faccia oggi. Si tratta di un modello win-win, da un lato il cliente può beneficiare di un ritorno economico in caso di comportamenti virtuosi, dall’altro i nostri partner assicurativi possono contare su un canale distributivo in cui i clienti sono incentivati a ridurre le frodi e a tenere comportamenti virtuosi nell’interesse del loro gruppo, garantendo una diminuzione dei costi operativi ed economici dei sinistri».

«Ci proponiamo – continua il cofondatore Tommaso Sala – di rendere le assicurazioni più vantaggiose, non entrando però in competizione sul prezzo con altri canali di distribuzione ma riducendo i sinistri e i costi assicurativi. Il nostro modello è in grado di attirare coloro che sono insoddisfatti di essere dei buoni clienti ma di non venire mai premiati. Per gestire la piattaforma i clienti non pagano nessuna commissione aggiuntiva ma il normale premio della polizza che acquistano, noi riceviamo dalle compagnie una fee per l’intermediazione».

L’Italia è storicamente il paese Europeo con il più basso tasso di penetrazione delle assicurazioni peer to peer assicurazioni diverse dall’auto e dalla vita (0,9% rispetto all’1,9% del Belgio e della Spagna). «La nostra – dice Christian Perego che si occupa delle strategie marketing –è una missione con un forte connotato sociale oltre che imprenditoriale, il nostro obiettivo finale è infatti quello di dare alle persone dei validi motivi per pensare in termini meno negativi alle assicurazioni, e convincerle quindi che con il nostro modello assicurarsi è una scelta più saggia rispetto all’affrontare i rischi e farvi fronte aprendo il portafoglio. Vorremmo quindi contribuire a rendere le vite delle persone più sicure e togliere loro qualche grattacapo in caso di eventi imprevisti».

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