“Siamo ostaggi del nostro benessere, per questo i migranti ci fanno paura, ... la modernità produce immigrazione: il progresso economico riduce la forza lavoro e produce persone “inutili”. Che andranno sempre dove ci sono prospettive di pane e di acqua potabile”. (Bauman)
  • Edizione 2016. OltrEconomia Festival 2016. "Senza Confini". Parco Santa Chiara: 1-5 giugno. (Scopri di più su: https://oltreconomia.info/)
L’edizione 2016 dell’OltrEconomia festival cercherà di scoprire quali strumenti culturali, intellettuali, economici sono necessari per leggere la cartina d’Europa e del Mondo che sta cambiando sotto i nostri occhi.

Con gli attentati, le chiusure delle frontiere, le migrazioni forzate. Ma anche con i trattati di libero commercio, gli accaparramenti delle risorse che obbligano ad una metamorfosi violenta di interi territori.

C’è una retorica della paura che vorrebbe nascondere da un’analisi approfondita i fatti di Bruxelles e di Parigi con il fine di farli passare come eventi inaspettati cui è necessario rispondere con l’emergenzialità dei toni e la sospensione della democrazia.

Nel frattempo quello che accade nel vicino Medioriente, in Siria, in Turchia, o sui confini dell’Europa fortezza fino alle coste Greche degli sbarchi e delle morti di massa dei profughi, determina uno stato di emergenza perenne che legittima con leggi e accordi transnazionali pesanti violazioni dei diritti umani.

Nello shock e nella fatica che il nuovo assetto europeo e mondiale crea nel pensare comune, è d’obbligo la ricerca delle cause e delle soluzioni collettive. Le risorse che nelle pratiche del comune, nelle donne protagoniste di pace, nel cambio degli stili di vita, nelle prese di posizioni politiche contro l’ideologia dell’esclusione e del saccheggio dei beni comuni, saranno indagate e insieme elaborate nell’OltrEconomia festival.

Che mai quanto prima cercherà di essere spazio d’incontro, di domande e di risposte, in un tempo che l’economia ultraliberista ha voluto di guerra, e che la caparbia costruzione di alternative dal basso vuole di pace, diritti e giustizia.

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